“Non possiamo che rammaricarci per l’ennesima occasione persa per una città che ha bisogno, per rilanciarsi, di volare alto e di trovare risorse per farlo”– commentano Ascom e Confesercenti in riferimento alla bocciatura del progetto a valere sul bando PQU presentato dall’Amministrazione Comunale di Alessandria che avrebbe potuto aggiudicarsi 500.000 euro di finanziamenti per interventi di riqualificazione della città.
“Contestiamo innanzitutto il metodo con cui ha operato il Comune di Alessandria nella gestione di questa operazione che avrebbe potuto intercettare risorse importanti per una città che in questo momento ha bisogno di tutto. – proseguono Ascom e Confesercenti che intendono raccontare la cronistoria dei fatti.
“In primo luogo avevamo appreso, nel mese di gennaio, dai mass media che il Comune di Alessandria avrebbe presentato un progetto a valere sul bando PQU per il rifacimento stradale del sobborgo di Spinetta Marengo. Questo mentre altri comuni della provincia avevano già programmato riunioni con le associazioni di categoria per condividere proposte ed idee in preparazione dei rispettivi progetti. Abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale chiarimenti e, durante un incontro che l’Amministrazione a quel punto ha organizzato, abbiamo espresso il parere che, senza voler sminuire le esigenze di manutenzione stradale di Spinetta Marengo, certamente ci sarebbero stati numerosi altre zone della città, in particolar modo nel centro, che avevano urgenza di essere trattate con interventi importanti. L’Amministrazione Comunale ci ha risposto che gli uffici tecnici non sarebbero stati in grado, dato il pochissimo tempo a disposizione, di redigere progetti diversi. A quel punto, facendoci parte attiva e propositiva, abbiamo organizzato, in tempi rapidissimi, un concorso di idee, “I percorsi del commercio alessandrino” per stimolare la creazione di progetti condivisi con i cittadini, i professionisti, i commercianti, insomma tutti gli attori che vivono e lavorano in città. Nonostante lo sforzo organizzativo e il lavoro intenso dei partecipanti, che hanno presentato 10 progetti, l’Amministrazione Comunale ci ha comunicato, dopo 3 giorni dalla pubblicazione del concorso, che, dati i tempi molto ristretti, gli uffici tecnici non avrebbero potuto produrre progetti nuovi, recepiti dall’esterno, ma solo iniziative di manutenzione ordinaria, nella fattispecie il miglioramento del manto stradale di via San Lorenzo e via Chenna e qualche elemento di arredo urbano. A quel punto l’Amministrazione Comunale ci ha anche invitato a sostenere formalmente il progetto, per poter aver più punteggio e più chances di approvazione. E noi, per senso di responsabilità e per non far perdere alla città un’opportunità per convogliare risorse, abbiamo dato il nostro appoggio al progetto, anche in considerazione del fatto che, comunque, anche la manutenzione ordinaria è una delle necessità di Alessandria in questo momento.”
“Ma, senza entrare nei tecnicismi, – proseguono Ascom e Confesercenti – un conto è presentare un progetto di manutenzione delle strade, diverso è proporre un intervento in grado di cambiare il volto, la funzionalità e l’accessibilità di una città. Il risultato finale non può che essere diverso e purtroppo è la bocciatura del progetto”.
Il concorso di idee nel frattempo ha proseguito il suo iter e lo scorso 17 luglio i partecipanti hanno presentato in Camera di Commercio il proprio progetto, con una varietà di proposte e di interventi che rivela una vivacità, una creatività, un entusiasmo ed un senso civico che vanno sostenuti ed incoraggiati. Dopo la valutazione degli elaborati, nelle prossime settimane, ci sarà una premiazione e un successivo lavoro di fund raising per non “sprecare” il lavoro e le idee di chi ha partecipato.
“Faremo di tutto affinchè i progetti migliori possano trovare realizzazione, anche parziale e lavoreremo nei prossimi mesi per intercettare bandi e altre forme di finanziamento – concludono Ascom e Confesercenti – Non possiamo più permetterci scelte perdenti, come quella che ha fatto bocciare il PQU presentato dal Comune di Alessandria. Il risultato è stata la sintesi di un modo di agire che va modificato e ribaltato: i tempi per prepararsi, condividere idee e spunti c’erano, occorreva muoversi prima e più rapidamente, convocando le associazioni e tutti i portatori di interessi e, una volta raccolte le istanze, elaborare il progetto. Così come ha fatto il Comune di Tortona. La nostra disponibilità, anche tecnica, c’è stata ma l’Amministrazione deve fare la sua parte, come tutti noi stiamo facendo da quando è stato dichiarato il dissesto. Ci auguriamo che di questa esperienza si faccia tesoro perché non ci possiamo più permettere di sprecare occasioni e ma dobbiamo andare tutti nella medesima direzione con l’obiettivo che Alessandria ritorni a brillare e ad occupare il posto ed il ruolo che merita”.