Villa Paurosa e il Mare degli Zombi [Il Superstite 246]

Arona Danilo nuovadi Danilo Arona

 

Che ci fa un (piccolo, dicono loro) Festival della Paura in una solare località marina delle Marche che si chiama Porto Potenza Picena? Intanto non ci fa, ma soprattutto ci è. Perché lì ci vivono e lavorano persone appassionate e competenti. Che gestiscono librerie che sono botteghe-Porte sull’Altrove, agenzie letterarie e giovani compagnie teatrali. Bella, bellissima gente. E poi c’è Villa Paurosa che è al contempo The Orphanage, La Casa dalle Finestre che Ridono nonché ultimo rifugio di Gargoyle superstiti, minacciosamente assise in punti strategici e pronte ad aprire le ali alla stregua del demone Pazuzu.

In verità la suggestiva location si chiama Villa Ipsia ed è stata proprio lei il cuore pulsante del Piccolo Festival della Paura tenutosi a metà agosto in Porto Potenza Picena. Le parole da scriverci sarebbero molte e, dato che c’ero, andrebbero distillate perché l’evento e le persone che l’hanno reso possibile non vanno proprio dimenticate. Convegni, scrittori, cibo, libri, corti, racconti attorno al fuoco, happening metropolitani con zombie e militari alla Romero, sonorizzazioni martellanti, Rocky Horror Picture Show, persino Melissa che si manifesta a Suor Rachele all’interno del confessionale: uno potrebbe dire che poi gli ingredienti all’incirca sono sempre più o meno gli stessi e non gli si potrebbe neanche dare torto (anche se Melissa “confessata” non l’ho francamente mai vista – per chi non coglie l’allusione si tratta di una delle scene più potenti di KM 98), ma a fare la differenza è stata un’incredibile partecipazione “popolare”, straordinaria anche alla terza serata disturbata dai temporali sino a ora di cena e da uno sgradevole calo di temperatura.

Va da sé che io parli pro domo mea visto che qui mi hanno invitato assieme ad altriGargoyleVilla illustri amici scrittori che si chiamano Gianluca Morozzi, Edoardo Rosati e Claudio Vergnani. Ma da sé va anche il fatto che, data la mia età non affatto tenera, io abbia visitato più di un festival in tema in Italia e all’estero (Sitges, Avoriaz, Parigi, Cattolica) e qualcuno dalle mie parti ne abbia pure organizzato. Insomma, un po’ me ne intendo. A Porto Potenza Picena ha funzionato tutto. La folla che ha partecipato felice di esserci, le artiste e gli artisti, l’organizzazione e le meravigliose persone che hanno reso possibile tutto ciò: Chiara Bordoni ovvero la regina di Safarà (libreria ai confini della realtà), la direttrice artistica Elena Galassi, l’infaticabile direttore dei lavori Rossano Giorgetti, il coltissimo e brillante Luca Pantanetti (conduttore, agente letterario, mente raffinata) e altri ancora: Chiara Giustini, Fabio Sacconi, Valentino Eugeni, Lorenzo Farinelli, gli Artetetra e i Lux Arcana.

MENUTutto fantastico, tutto OK. Però per me che, nello spirito autenticamente mandrogno, resto un insopprimibile “babaciu”, l’autentico Posto delle Fragole era lo spazio del Fobifood, dove potevi mangiare un gustoso assaggio di Tentacoli dal Mare Oscuro seguito da un Trancio di Gretel con contorno di Falangi Fritte, mentre davanti agli occhi su schermo gigante scorrono rarissimi, e in qualche caso mai visti, splendidi coming soon di vecchi B Movie degli anni d’oro, robe tipo Frankenstein contro l’Uomo Lupo o L’attacco dei Granchi Giganti di Roger Corman. Vedersi le scene di quest’ultimo mentre si addentano i succitati Tentacoli ti fa credere per pochi secondi di non trovarti a Porto Potenza Picena, ma in una certa Innsmouth sulle coste del Massachusetts. Chi conosce Lovecraft, sa…