Cucù, la Festa (Medioevale) non c’è più! [Controvento]

Festa Medioevale Cassinedi Ettore Grassano

 

La notizia è passata un po’ in sordina, ma rappresenta un termometro significativo dello stato di salute del nostro territorio, e anche della sua lungimiranza in termini di politiche culturali.

L’altro giorno, con un laconico comunicato diffuso anche sui social, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, da sempre ‘anima’ della Festa Medioevale di Cassine (organizzata dall’associazione Arca Grup) ha ufficialmente alzato bandiera bianca, almeno per quest’anno:

“Cari amici, fedelissimi partecipanti alla Festa Medioevale di Cassine e gentile pubblico, adottiamo questa pagina così amorevolmente seguita da voi tutti, per comunicare ufficialmente che Festa Medioevale si prende un anno di” riposo” e di riflessione. Per mille motivi di carattere tecnico ma soprattutto economico, si è deciso di optare per uno “Stop tecnico” di un anno o, se si volesse adottare un linguaggio accademico, si è deciso di prendersi un anno sabbatico. Siamo convinti che, ripartendo da una situazione economica più equilibrata, si possa fin da ora lavorare per un decoroso progetto Medioevale per l’anno successivo, prevedendolo già per le giornate di Sabato e Domenica 3 e 4 Settembre 2016. Le idee e l’entusiasmo non mancano, con tanta voglia di rifare insieme! Un caro saluto a tutti e arrivederci al prossimo anno!!!” L’associazione Arca Grup Cassine, organizzatrice delle Festa Medioevale
Stop tecnico dunque, o anno sabbatico. E addirittura c’è già fissata la data dell’anno prossimo, ai primi di settembre. Speriamo che sia così, naturalmente: ma l’impressione è che la soppressione di uno degli eventi più originali e riusciti del nostro panorama provinciale (e si contano sulle dita di una mano..), con alle spalle un ormai lungo percorso (nacque nel 1991), tra l’altro proprio nell’anno dell’Expo (che propone la Festa Medioevale tra i suoi itinerari ‘fuori porta’)

rappresenti un clamoroso, anche se non certo isolato, autogoal. Da imputare, sia chiaro, non all’eroico manipolo di intellettuali ed appassionati di storia locale che fa capo ad Arca Grup (di cui Cuttica di Revigliasco è il più noto a livello mediatico, anche per i suoi trascorsi politici), ma ad un sistema di istituzioni pubbliche, e anche di sponsor privati, che evidentemente credono sempre meno, al di là degli slogan di facciata, all’utilità di investire su questo territorio, investendo e rischiando in prima persona.

Lo stop (per quanto temporaneo, nelle dichiarazioni di questo agosto 2015) della Festa Medioevale di Cassine, sommato ai disastri della Cittadella, al ‘girare a vuoto’ più che decennale del Museo di Marengo, a tanti altri elementi che sicuramente verranno alla mente di ognuno di voi, rappresenta ‘la cartina di tornasole’ della situazione reale e concreta in cui versa l’alessandrino, al di là di tante vuote dichiarazioni di intenti. Ma tranquilli: l’appuntamento per tutti è, a primavera 2016, sul nuovo Ponte Meier. Da lì, però, speriamo di non contemplare attorno solo macerie.