Nome: Selena Bricco. Nome d’arte: Mrs Patterson. Professione: educatrice in una comunità per bambini. Sogno nel cassetto: diventare cantante professionista. Nata a: Casale Monferrato. Età: ventisei anni più IVA (come dice lei scherzando).
Selena è un’artista poliedrica, ha già avuto esperienze di vario genere (musical, teatro, ecc.), ma la sua vera passione è il canto. Si è esibita con diversi gruppi musicali nei locali più noti della zona e ultimamente è impegnata nella registrazione del suo primo disco con i The FLYERS and the GIRL from i-PAN AM.
Chi la conosce resta sicuramente colpito dalla sua spumeggiante eccentricità. Tra i suoi sogni? Cantare a Las Vegas vestita di piume e paillettes…
Selena, recentemente sei stata due settimane a Umbria Jazz per frequentare i seminari estivi del Berklee College of Music di Boston, scuola leader mondiale nel settore dell’insegnamento musicale. Com’è andata questa esperienza?
Sono trent’anni che, nel contesto dell’Umbria Jazz Festival, questa scuola consente ad allievi di musica provenienti da tutto il mondo di partecipare, alle Master Class organizzate e gestite da docenti di alto livello come quelli del Berklee College di Boston. Sono stata selezionata dopo aver inviato il mio curriculum artistico oltre a materiale audio/video delle mie performance canore in America.
È stata un’esperienza entusiasmante. Eravamo circa 240 studenti di diverse nazionalità divisi in piccoli gruppi e per generi musicali. I cantanti, per esempio, potevano frequentare le tre classi di pop, jazz e R&B al mattino, mentre al pomeriggio si poteva scegliere l’ensemble, che consiste in un coro a più voci, il gospel per intenderci. Sono state due settimane di studio intenso per sei ore al giorno.
Solo studio? Non vi hanno dato l’opportunità di esibirvi in pubblico?
Altroché! Tra l’altro quest’anno, in occasione del loro trentesimo anniversario, oltre al saggio gli studenti migliori sono stati scelti per esibirsi eccezionalmente sul palco ufficiale del Festival di Umbria Jazz.
E tu sei stata fra i prescelti?
Si, mi sono esibita sul palco ufficiale domenica 19 luglio, sia come solista che con il coro gospel.
Cos’hai cantato? Immagino sia una grande emozione per un artista esibirsi di fronte ad un pubblico come quello di Umbria Jazz …
Non riesco a descriverti la sensazione di gioia che ho provato a cimentarmi su un palco importante come quello di Umbria Jazz, il cui pubblico è sempre numeroso e molto preparato.
Come solista ho cantato I’m every woman nella versione di Whitney Houston insieme al gruppo R&B. Mentre con il coro gospel abbiamo fatto quattro pezzi, diretti da Dennis Montgomery III, insegnante e direttore del coro del college in America.
Oltre all’esperienza formativa, immagino tu abbia conosciuto tanti artisti.
È stata una delle cose più elettrizzanti. Tutti gli studenti erano dotati di un pass per assistere ai concerti in programma, così abbiamo avuto l’opportunità di vedere e ascoltare artisti pazzeschi della portata di Gilberto Gill, Stefano Bollani, Fresu, Lady Gaga e Tony Bennet. Oltre ai concerti ufficiali, c’erano anche tante jam session in giro per i locali, in cui spesso si incontravano musicisti famosi che stavano tranquillamente in mezzo alla gente a condividere la musica.
Hai partecipato a qualche jam session?
Yes! In un locale, mentre sorseggiavo un cocktail, ho sentito suonare quattro musicisti che mi hanno particolarmente colpita per bravura. Mi sono letteralmente buttata sul palco, quando ho capito che volevano coinvolgere noi studenti per cantare o suonare. Così ho improvvisato il finale di un blues, dopo sono stata richiamata dal saxofonista per fare un altro pezzo. Solo alla fine ho scoperto che erano i musicisti di Lady Gaga e, forse, è stato meglio perché non so se avrei avuto la stessa faccia tosta … ma no dai l’avrei avuta comunque! – dice ridendo a crepapelle.
Pensa che i fan di Lady Gaga mi hanno contattata su Facebook, mi hanno taggata sulle foto e i video della serata. Addirittura una coppia di ragazzi di Perugia mi ha ingaggiata per cantare al loro matrimonio … una bella soddisfazione! Ti confesso che quest’esperienza mi ha talmente galvanizzata che sono ancora più convinta di voler fare questo mestiere.
Normalmente quali sono i generi musicali in cui ti cimenti?
Il funky, il soul e l’R&B, anche se vorrei studiare anche il jazz per ampliare la mia formazione musicale.
Qual è il tuo sogno nel cassetto, a parte diventare una cantante famosa?
Mi basterebbe diventare ricca, anche se non molto famosa – scherza.
Attualmente ho raggiunto un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa: sono educatrice part time in una comunità per bambini e artisticamente sono sempre attiva. Sono nel cast di un musical che uscirà nel 2016 (prodotto da Peter Larsen Studios e Mas Que Nada Produzioni) e continuo a fare serate nei locali dell’interland monferrino. Ovviamente spero di poter fare questo mestiere a tempo pieno e senza troppi compromessi, ma se così non sarà non smetterò mai di cantare! Sinceramente non capisco quei personaggi che la piantano lì se non riescono ad arrivare al successo.
Progetti in cantiere?
Ti posso dire solo del cd di jazz fusion che sto registrando con The FLYERS and the GIRL from i-PAN AM che vorrei nominare: il capitano Alberto Scanzo alla chitarra acustica, Pierangelo Bassignana al contrabbasso, Tommaso Bassignana alla chitarra jazz e Osvaldo Lurini alla batteria.
E il resto?
Top Secret projects…