Sarti (Lega Nord): “Sul tema immigrazione Grillo e 5 Stelle rincorrono le nostre proposte”

Sarti Roberto nuovaIl tema dell’immigrazione incontrollata da parte del governo Renzi e del suo ministro dell’Interno Alfano è di manifesta attualità. La Lega Nord si è spesa da anni per trovare e sviluppare delle soluzioni concrete ed efficaci e si è vista demonizzata da certe aree politiche, società civile e certa stampa italiana.Per tali motivazioni non è’ certo nostra intenzione quella di vederci rubare le proposte da altri soggetti come sta già succedendo in questi ultimi giorni, vedi la proposta ultima di Grillo e il suo movimento.

Quest’ultimo movimento politico è decisamente privo di un programma di politica migratoria vero e proprio, in quanto dopo aver sostenuto e votato in diverse occasioni le proposte di Renzi e Alfano in Parlamento sulla questione immigrazione, basti pensare al voto positivo sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina, ora, con questo suo ripensamento, copia le proposte che la Lega Nord ha avanzato da tempo e ha sviluppato con il tavolo tecnico istituito dal Dipartimento Federale Sicurezza e Immigrazione.

Posto che la legge attualmente in vigore è la c.d. Turco-Napolitano, modificataGrillo nuova dalla c.d. Bossi-Fini ed ulteriormente modificata dalla Legge di recepimento della direttiva rimpatri (la direttiva 2009/115CE), e che, quindi, l’intera materia è ormai disciplinata dalla normativa dell’Unione Europea ossia dalla direttiva 2008/115/CE, direttamente applicabile dai giudici.

Questo fatto determina che ogni eventuale disapplicazione o interpretazione in contrasto con le indicazioni del nostro T.U. espone il nostro Paese a irregolarità cui deve rispondere davanti alla UE. Negli ultimi quattro anni la normativa è stata vanificata, attraverso la costante cancellazione degli strumenti necessari ed essenziali per la gestione dei flussi migratori, quali i CIE (centri di identificazione ed espulsione), che costituiscono gli unici mezzi, previsti dalla normativa europea, per poter procedere con l’identificazione dei migranti e con l’espulsione di coloro che non hanno diritto di permanere nel Paese (attualmente ne sono rimasti solo cinque e con strutture fatiscenti);

Smantellando il sistema della regolamentazione dei flussi, normativamente stabilito, si sono volute rafforzare solamente le politiche dell’accoglienza, ove si è investito in modo unidirezionale, cancellando ogni possibilità di regolamentazione dei flussi.Tali scelte politiche, oltre a rendere vana la normativa per la regolamentazione dei flussi (essendo quasi impossibile procedere con le espulsioni), sta esponendo il nostro Paese al rischio di sanzioni europee per la disapplicazione della normativa europea, che prevede l’istituzione e la funzionalità dei CIE nel territorio nazionale;
Con la Legge n. 161/2014 il termine massimo per il trattenimento dei migranti nei CIE si è ridotto da diciotto mesi (come previsto nella normativa europea) a 90 giorni, rendendo impossibile per le questure ottenere in tale breve termine i dati identificativi dei migranti da parte dei consolati esteri, con conseguente vanificazione ulteriore della regolamentazione dei flussi.  La Lega Nord propone quindi di ripristinare i CIE creandone uno per ogni regione di questo Paese rendendoli luoghi dignitosi su cui spostare gli investimenti dalla mera accoglienza per un efficace controllo dei flussi migratori; di riportare ad un tempo minimo accettabile il termine massimo di permanenza nei CIE, per poter ottenere le informazioni identificative dai paesi di origine dei cosiddetti “migranti”.

Ampliare la possibilità di applicare la misura dell’espulsione immediata alla frontiera o il trattenimento presso i CIE anche degli irregolari ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico, e non solo socialmente, come coloro che si sono macchiati di reati comuni come spaccio di stupefacenti, rapina, violenza ovvero tutti i reati che destano maggiore allarme sociale e per i quali fino ad oggi non possono essere applicate tali misure a causa di una interpretazione restrittiva della norma.

Posto che la tempistica per assicurare la fondatezza delle domande per i richiedenti asilo è eccessiva e incerta, al fine di velocizzare le procedure per i richiedenti asilo, oltre al potenziamento delle specifiche commissioni la Lega Nord di Matteo Salvini propone l’istituzione di un “filtro” davanti all’autorità giudiziaria, come i Giudici di Pace, che hanno la competenza anche per le espulsioni, la quale possa dichiarare sin da subito inammissibili le domande manifestamente infondate (sul tipo di quello per gli appelli delle cause ordinarie), al fine di far procedere più speditamente quelle ritenute fondate e ammissibili.

A quanto pare, la Lega Nord arriva sempre prima degli altri con le proposte concrete per il bene del Paese, poi improvvisamente ed improvvidamente qualcuno si impadronisce delle proposte altrui come se fossero sue.

Roberto Sarti
Presidente Gruppo Lega Nord Comune Alessandria