Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge di riordino del sistema di gestione delle aree protette regionali. Il testo, che va a modificare la legge regionale del 2009, rivede la governance delle aree protette e in alcuni casi ne accorpa la gestione; istituisce due nuove aree (Parco naturale del Monviso e Riserva naturale della Grotta di Rio Marino nel Cuneese); attribuisce le competenze in merito ai Sacri Monti all’assessorato regionale alla Cultura e Turismo per rilanciarne il ruolo di siti a vocazione turistica.
“La nuova legge – spiegano il vicepresidente del gruppo Pd in Consiglio Domenico Ravetti e il consigliere Walter Ottria – è frutto di un lungo esame in Commissione Ambiente e tiene conto dei molti emendamenti presentati sia dalla minoranza che dalla maggioranza e dalla Giunta regionale, che hanno ampliato l’ambito di intervento del disegno di legge originario.
Per quanto riguarda i Parchi che insistono sul territorio alessandrino possiamo dirci molto soddisfatti, gli accorpamenti gestionali previsti nella stesura iniziale sono stati evitati – sottolineano Ravetti e Ottria – e la legge riconosce una propria peculiarità e autonomia al Parco appenninico Capanne di Marcarolo, il cui Ente di gestione prenderà il nome di Ente di gestione delle aree protette dell’Appennino piemontese.
Il sistema di governance – concludono i consiglieri regionali Pd – è stato rivisto per garantire una maggiore rappresentatività dei territori negli Enti di gestione, con un consiglio a composizione variabile in rapporto alle dimensioni delle aree gestite, l’allargamento dei soggetti rappresentati all’interno delle comunità delle aree protette e i presidenti eletti d’intesa con gli enti territoriali tra candidati con comprovata competenza e rappresentatività territoriale”.