Il consigliere regionale Walter Ottria (PD) esprime soddisfazione per l’evoluzione della vicenda Terme di Acqui (con vendita ad un privato della quota di maggioranza da parte della Regione Piemonte), e l’auspicio che si tratti del primo passo per il rilancio dell’intero territorio acquese.
“Le Terme di Acqui – dichiara Ottria – hanno un compratore: si tratta della Holding South Marine Real Estate SA con sede a Melide, in Svizzera. La sua offerta ha prevalso rispetto al gruppo locale denominato PSA che ha presentato un’offerta ritenuta insufficiente.”
É quanto dichiara il consigliere regionale PD che, dopo aver sentito FinPiemonte, aggiunge: “la holding svizzera viceversa ha presentato un offerta formalmente perfetta e del 10% superiore alla base d’asta: stiamo parlando di un impegno di spesa di circa 16 milioni di euro per l’81% delle Terme di Acqui”
“Siamo ancora in una fase provvisoria perché per Statuto i soci hanno un diritto di prelazione che scadrà fra 60 giorni, ma ciò che mi ha positivamente colpito – continua Ottria – è la volonta degli svizzeri di lavorare insieme alla Regione e al Comune. La Holding South Marine Real Estate SA auspica infatti la collaborazione degli enti locali e del territorio tutto. Ritengo sia una soluzione davvero soddisfacente anche perché si inserisce perfettamente all’interno della volontà del consiglio comunale di Acqui, come dimostra una delibera approvata su proposta dei consiglieri del centrosinistra ed in modo unanime, che chiedeva di addivenire ad un accordo di programma con il vincitore della gara”.
“Voglio rimarcare inoltre la positività del percorso fatto durante questo ultimo anno – prosegue Ottria -, ricordo infatti che quello delle Terme di Acqui è stato probabilmente il primo dossier di cui mi sono occupato dal momento della mia elezione.
A questo proposito mi preme sottolineare il ruolo fondamentale della Giunta regionale guidata da Chiamparino in almeno due punti distinti: da un lato grazie all’impegno finanziario che la Regione – attraverso FinPiemonte – ha saputo assicurare, garantendo la continuità di gestione ad un ente, le Terme, che nell’ultimo bilancio segnava una perdita di 850mila euro e che a luglio scorso non aveva neppure i soldi per proseguire l’attivita ordinaria. A gennaio inoltre, il gestore del Grand Hotel Nuove Terme se ne andò lasciando l’Albergo senza guida e obbligò il Consiglio d’Amministrazione a formulare un bando per l’affidamento di una gestione temporanea.
In secondo luogo, aver affidato la Presidenza di Terme di Acqui spa all’Avv. Ambrosini è stata una scelta vincente; il Presidente negli ultimi mesi ha lavorato ottimamente, lo posso testimoniare direttamente in quanto con lui ho potuto confrontarmi spesso e sempre in maniera costruttiva. Il risultato odierno – infatti – è frutto anche della predisposizione di un bando molto ben strutturato che ha centrato il punto, tutt’altro che scontato, di attrarre offerte credibili”.