“Non ci ricordiamo di un acquazzone, un temporale, insomma un po’ d’acqua per la nostra terra, per le nostre coltivazioni, che rapidamente stanno seccando”: questa è la preoccupazione espressa da Gian Piero Ameglio, presidente provinciale della Cia.
Questo lungo periodo di siccità, peggiorato da giornate caldissime che hanno sfiorato e, a volte, superato i 40 gradi, allarma non poco il mondo agricolo che si trova di fronte a una situazione a dir poco drammatica.
“A soffrirne di più – evidenzia Ameglio – sono le colture primaverili, in particolare il mais, ma anche girasole, soia, prati e il pomodoro sono a rischio, come preoccupa la situazione delle colture orticole e frutticole”.
Il caldo di questo periodo, in alcune zone, ha portato a una maturazione precoce e tutta a tempo della frutta, in particolare le pesche, con problemi di collocazione del prodotto sul mercato.
Anche il comparto zootecnico sta soffrendo di questa situazione: per effetto del caldo calano le produzioni di latte ma viene a meno anche la riproduzione.
Infine aumenta anche il già preoccupante problema dei cinghiali e degli altri ungulati: nei boschi la diminuzione di cibo spinge gli animali selvatici a cercare alimentazione in altre zone aggiungendo danno su danno. La Cia sottolinea pertanto la necessità di un maggior controllo di queste specie.
La Cia sostiene come anche il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) possa essere utilizzato per migliorare le varie situazioni che si vengono a creare: un contributo specifico per l’irrigazione a goccia, al fine di migliorare e razionalizzare l’utilizzo delle acque, è previsto però vi può accedere solo chi già utilizza sistemi irrigui mentre le aziende che vogliono attrezzarsi per irrigare non possono fare la domanda e questo è sicuramente penalizzante.
“La siccità – afferma Carlo Ricagni, direttore provinciale Cia – porta anche, specie per gli agricoltori che hanno la possibilità di irrigare, a un aumento dei costi, pertanto si rende necessaria una rapida decisione della Regione Piemonte nell’autorizzare il supplemento di gasolio agricolo per l’irrigazione a favore di tutte le aziende che ne hanno necessità”.
“La Cia – sostiene il presidente Ameglio – chiederà che siano attivate tutte le iniziative atte a salvaguardare il reddito degli agricoltori, in particolare dei cerealicoltori già penalizzati dai prezzi bassi dei loro prodotti, perché situazioni come queste che si sono venute a creare mettono ulteriormente in crisi l’economia agricola della nostra provincia”.