«Oggi è una giornata di gioia per Casale Monferrato e i 48 Comuni del Sito d’Interesse Nazionale: la prima trance da 25 milioni di euro per la bonifica dall’amianto sono stati ufficialmente versati alla Regione Piemonte. Il traguardo della bonifica totale dalla fibra killer si sta avvicinando».
Queste le parole del sindaco Titti Palazzetti alla notizia di poche ore fa: il trasferimento dei fondi dalle casse del Ministero dell’Ambiente a quelle della Regione Piemonte, ultimo passo, decisivo, per avviare, e pagare, le bonifiche.
«Non mi stancherò mai di ripeterlo: questa è la vittoria di un intero territorio. Un territorio che non si è arreso, ma che ha lottato con determinazione e coesione per diventare la prima area al mondo interamente bonificata dall’amianto. Lo stanziamento alla Regione Piemonte dei fondi arriva in un momento cruciale per Casale Monferrato: lunedì prossimo si aprirà il nuovo bando per la richiesta di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto e il 24 luglio ci sarà l’ultima udienza preliminare del processo Eternit-bis a Torino. Due esempi concreti di come la richiesta di giustizia del territorio si accompagni con la volontà di reagire», ha sottolineato il sindaco Titti Palazzetti.
E proprio il sindaco di Casale Monferrato, accompagnata dai tecnici comunali, a partire dalla dirigente del Settore Ambiente, Piercarla Coggiola, la prossima settimana si recherà in Regione per definire e discutere le modalità di trasferimento dei fondi al Comune: «Con i 4 milioni di euro stanziati a fine 2014 dal ministro Gian Luca Galletti – ha spiegato il sindaco Palazzetti – abbiamo a disposizione 29 milioni di euro: di concerto con la Regione Piemonte, quindi, dovremo individuare le forme migliori per il trasferimento a Casale Monferrato di questi fondi, affinché le bonifiche possano avviarsi a pieno ritmo».
I fondi sono tra i primi erogati a livello nazionale, questo perché Casale Monferrato si è sempre dimostrata pronta in tutti i passaggi che si sono susseguiti dall’approvazione della Legge di Stabilità 2015 (con cui si sono individuati i 65 milioni di euro totali per le bonifiche casalesi) all’atto di oggi. Tempestività riconosciuta dallo stesso Ministero dell’Ambiente che, in una nota del 26 giugno ha dichiarato come il nostro Comune sia stato il «primo tra i Siti d’interesse nazionale contaminati da amianto a trasmettere al ministero la documentazione completa degli interventi, necessaria per l’accesso alle risorse».
Ora si partirà con il bando rivolto al territorio casalese per la richiesta di contributi per la rimozione di manufatti contenenti amianto: aperto dal 20 luglio al 20 ottobre 2015, prevede un contributo pari di 30 euro per ogni metro quadrato di superficie bonificata, fino a un limite massimo pari al 50 per cento delle spese sostenute.
«Cittadini e imprese potranno non solo accedere a questi importanti contributi – ha ricordato il sindaco Titti Palazzetti -, ma anche ad altre agevolazioni, grazie a protocolli d’intesa che sono stati siglati con gli istituti di credito (per mutui e prestiti a tassi ribassati), le imprese edili (per tariffe trasparenti e agevolate) e gli ordini professionali (per servizi di progettazione e gestione dei lavori a costi contenuti). Tutti insieme dobbiamo darci da fare per liberare il nostro territorio dalla fibra killer».
Come detto, i 25 milioni di euro destinati al Sin (Sito d’Interesse Nazionale) di Casale Monferrato, fanno parte delle risorse che il Governo, con la Legge di Stabilità, ha previsto per gli anni 2015-2017 e che saranno trasferiti alle Regioni: in particolare, alla Regione Piemonte, per Casale Monferrato, andranno circa 64 milioni 500 mila euro: 25 milioni per l’anno 2015 e circa 19 milioni 750 mila per i due anni successivi.
Per l’anno 2015, inoltre, è stato ottenuto lo svincolo dal Patto di Stabilità: «L’obiettivo, però, è quello di ottenere l’esclusione dal Patto di Stabilità in modo permanente e definitivo di tutte le spese di bonifica», ha ricordato Titti Palazzetti.
Tutte le informazioni sul bando e sulla bonifica sono disponibili nella pagina Amianto e Eternit del sito internet del Comune (www.comune.casale-monferrato.al.it) e possono essere richieste allo Sportello Unico Amianto (tel. 0142/444.211) oppure al Centro Informazione Amianto (Numero Verde gratuito 800/55.33.94) del Comune di Casale Monferrato.
Intanto, sul tema della composizione del Comitato di Garanzia, arriva una nuova presa di posizione dei consiglieri comunali Capra e Riboldi.
Ecco il testo integrale: “Letta la nota di replica emanata dal Sindaco Palazzetti, la risposta ci lascia ancora più sconcertati dell’esclusione stessa dei rappresentanti delle opposizioni.
Il Sindaco chiarisce infatti che il Comitato non ha “funzioni di rappresentanza politica, ma di monitoraggio operativo” e prosegue “per questo motivo è formato dai rappresentanti delle autorità locali, con compiti specifici e precisi di informazione alla cittadinanza sull’evolversi delle attività di bonifica”.
Dalle stesse parole del Sindaco emerge tuttavia come il Comitato non abbia invero solo funzioni d’informazione e divulgative, per cui probabilmente sarebbe bastato un addetto stampa dedicato, ma precise mansioni di “monitoraggio operativo”, e quindi di indirizzo, sulle azioni intraprese in tema di lotta all’inquinamento da amianto.
Non si comprende pertanto il perché dell’esclusione di un rappresentante delle opposizioni da un organo così importante per il futuro della città, rappresentante che non avrebbe ovviamente in quella sede funzioni politiche, bensì un ruolo istituzionale a garanzia della completa rappresentanza della cittadinanza intera.
Non si capisce invece il significato di inserire nel Comitato Sindaco e Vice Sindaco che sono figure del tutto sovrapponibili.
Ciò che stiamo chiedendo non sono poltrone o nomine, per inciso non ci opponiamo sin d’ora a che la scelta ricada su consiglieri di altri gruppi consiliari di minoranza, ma che all’interno di un Organo così rilevante per Casale ci siano garanzie di maggiore rappresentatività della collettività intera.
Dall’Amministrazione che solo l’anno scorso si definiva “della legalità e della trasparenza” ci saremmo aspettati qualcosa di più”.