“Super Pop Zoo, il super eroe animale”: una mostra di arte contemporanea fuori dal comune

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“Super Pop Zoo, il super eroe animale” è il titolo della mostra presentata nei giorni scorsi in una conferenza stampa al Palazzo Comunale di Alessandria che ha visto partecipare Vittoria Oneto (Assessore alle Politiche culturali del Comune di Alessandria), Christian Gancitano (curatore della mostra), Giorgia Scioratto (grafica e pubblicitaria), ph Greg (coordinatore della mostra), Omar Ronda (artista piemontese, tra i maggiori esponenti della POP ART italiana), Angelo Barile (altro artista piemontese, tra i maggiori esponenti della corrente artistica denominata POP SURREALISMO).

La mostra, che sarà inaugurata venerdì alle ore 18.00, si terrà presso l’ex-Complesso Conventuale San Francesco in via XXIV Maggio 5 ad Alessandria (apertura e orari: dal 10 al 26 luglio, tutti i venerdì, sabato e domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30), è davvero anche un evento, con venti artisti italiani e internazionali di alto livello, riconosciuti nella scena dell’arte contemporanea, ci raccontano la loro personale visione del mondo fantastico o quotidiano del Super eroe Animale, tra ironia, divertimento, disincanto e anche un po’ di provocazione: lo zoo dei super eroi, la super fauna, il super potere animale come la vista, la forza, l’istinto, la resistenza o la saggezza che ognuno di noi ha sempre desiderato avere.

Un insieme di linguaggi, suggestioni e poetiche diverse legate tra loro dalla scelta della figura come media e dal media mix che ci riporta ai mondi del fumetto, della comunicazione social network, della pubblicità, della moda e del design, ultime tendenze artistiche visionare che si posizionano nell’ambito della globalizzazione delle icone, delle immagini laddove la differenza tra marketing, brand e fine arts si assottiglia sempre più.

Ecco allora in scena — in una location suggestiva e di eccezione come l’Ex-Complesso Conventuale San Francesco di via XXIV Maggio 5 ad Alessandria: location che fa parte integrante della mostra con un ruolo da protagonista — le grandi composizioni di street artists come Bros e le sue “assenze” che sfondano la barriera del suono eretta dagli storici dell’arte tra linguaggio POP e concettuale, Pao e i suoi pinguini urban art, che con la forza dei loro messaggi diretti sulla strada, e sugli oggetti d’uso quotidiano, entrano nell’immaginario della gente comune; ecco i collages coloratissimi “flower power”, connotati da un inconfondibile “Kitsch elegante” di Felipe Cardeña, in bilico tra sacralità e immaginario pop; ecco i personaggi “graffianti” a metà strada tra fumetto e satira di Dario Arcidiacono, la raffinata pittura lowbrow di Max Ferrigno che afferma come sempre la sua vocazione per la cultura giapponese e dei toys anni ’80; il pop surrealismo di Angelo Barile esponente di spicco del nuovo figurativo di narrazione simbolica che ci ricorda quanto la pittura tradizionale abbia ancora da dire se ha la capacità di rigenerarsi e confrontarsi con l’immaginario collettivo contemporaneo; gli assemblage, le idee, i simboli delle culture pop, il culto dell’icona delle star hollywoodiane come Marylin di Omar Ronda “mostro sacro” appartenente a uno dei filoni più importanti della pop art storica europea e americana,  inconfondibili i supereroi “glocali” di Domenico Pellegrino, decorati come i carretti siciliani e eredi della migliore tradizione scultorea italiana, come lo sono le creazioni di Hiroto Kitagawa che mescola le carte tra la cultura dei manga e delle anime, le ultime tendenze pop giapponesi e i maestri carraresi dove si è formato per apprendere i segreti della lavorazione del marmo e dell’argilla, “nipposuggestioniamoci” con i personaggi japan pop di Tomoko Nagao e la sua arte cross-mediale, dalla cifra stilistica inconfondibilmente “kawaii” che rappresenta oggi una delle migliori allegorie del consumo e della globalizzazione, dove tra icone della storia dell’arte e brand di successo mondiale non ci sono più gerarchie; ecco i luoghi immaginari di Anna Muzi con i suoi objets trouvés ai quali è capace di dare una seconda vita; la sapiente miscela tra nuova astrazione e figurativo dello scultore e pittore siciliano Alex Caminiti,  le figure “santini” di Alfredo Cannata, artista della prima ora del neo pop in italia, ispirato dai manga e dai fumetti dalle importanti saghe dei super eroi, le fotografie di ph Greg che utilizza il foto ritocco e gli accessori pop più svariati come tavolozza per catturare il nostro sguardo, con noi due “bandiere” provenienti dalla migliore scena della vivace POP ART italiana, sono gli onnivori Max Papeschi  e Francesco De Molfetta che si nutrono di iconografia cinematografica, pubblicitaria, storica, simbolica e decisamente ironica, capaci sempre di stupire e provocare in modo smart; lo stile fantasy di Antonella Casazza che elabora con risultati surreali combinazioni di resa realistica ammaliata tanto dall’icona sacra quanto dal packaging più diffuso, trae spunto da animali di origine antichissima, l’architetto Diego Dutto per una sapiente miscela tra tartarughe “ninja” e cyborg, surfing tra icone pop e la meccatronica; l’artista macedone Robert Gligorov crea sempre un corto circuito sensazionalistico tra reale e immaginario, suscitando interrogativi su tematiche importanti come l’identità della persona oppure sulla mutazione del corpo umano e infine le lattine di Sara Baxter, attrici capaci di rifarsi sempre il trucco e entrare ogni volta in una nuova storia grazie al cambio dell’etichetta.

In questa mostra, venti artisti, italiani e internazionali di alto livello nella scena attuale in Italia e non solo, ci raccontano la loro personale visione del mondo fantastico o quotidiano del Super eroe Animale, tra ironia, divertimento, disincanto e anche un po’ di provocazione: lo zoo dei super eroi, la super fauna, il super potere animale come la vista, la forza, l’istinto, la resistenza o la saggezza che ognuno di noi ha sempre desiderato avere.