Renzi impedisce ogni discussione in Senato sulla scuola e impone il voto di fiducia. Anche sulla scuola, come sul jobs act, come sulla legge elettorale, il Pd travolge ogni regola, impedisce il confronto, irride milioni di lavoratori e lavoratrici, e grazie a un Parlamento eletto sulla base di una legge elettorale incostituzionale impone un disegno autoritario, aziendalista e privatizzatore.
Passo dopo passo, diventa sempre più evidente il disegno renziano di svuotamento della democrazia, di riduzione dei diritti, di asservimento delle istituzioni pubbliche agli interessi privati.
Gli insegnanti, i genitori e gli studenti che hanno condotto e tuttora portano avanti una battaglia coraggiosa a difesa della scuola pubblica, che non si sono fatti ingannare dalle lusinghe e non hanno ceduto ai ricatti pretestuosi del governo, hanno dimostrato che esiste un paese che non vuole cedere.
Altra Europa con Tsipras aderisce e sostiene le iniziative di mobilitazione che il mondo della scuola sta mettendo in atto in queste ore, in tante città d’Italia e nella capitale.
La battaglia non è finita. Non si può accettare che venga colpita al cuore la scuola pubblica, come è stata disegnata dalla Costituzione repubblicana.
Contro la buona scuola di Renzi, contro il disegno renziano occorre mettere in campo tutti gli strumenti possibili, compreso quello dei referendum.
Si conferma la necessità e l’urgenza di avviare un processo di costruzione di una alternativa di governo, che rovesci le politiche liberiste e di austerità portate avanti dal Pd e, da ultimo, con ancora più determinazione, dal governo Renzi.
Altra Europa con Tsipras Alessandria