Il sindaco della Città di Alessandria, Rita Rossa, ha avuto l’onore e il piacere di partecipare all’incontro del 21 giugno a Torino con Papa Francesco: un incontro molto atteso e al quale hanno partecipato anche moltissimi alessandrini.
Diverse e tutte molto significative le sollecitazioni giunte anche in questa occasione da Papa Bergoglio che, ricordando le proprie radici familiari piemontesi, ha richiamato il valore di quel cattolicesimo “sociale” che con don Bosco, il Cottolengo e altri santi piemontesi ha trasformato nell’Ottocento la città di Torino e ancora oggi impegna tutti a guardare alla dignità dell’uomo come valore primario da salvaguardare in un virtuoso rapporto tra fede, ragione e apertura sociale.
«Sono rimasta molto emozionata — ha commentato il sindaco — di fronte a Papa Francesco e soprattutto ascoltando le sue parole». «Sono continui richiami che si rivolgono innanzitutto ai fedeli cristiani, ma che possono anche essere utilmente considerati da coloro, come i Sindaci e i rappresentanti politici, che si trovano a fronteggiare quotidianamente i problemi contingenti del governo delle comunità avendo al contempo l’esigenza di una sguardo più alto e più ampio sulle prospettive dell’operato e sul senso delle scelte che si devono compiere».
«A questo riguardo — ha quindi sottolineato Rita Rossa — le parole di Papa Bergoglio rivolte alla salvaguardia delle dignità umana in tutti i contesti possibili — dal lavoro alle emergenze umanitarie di questi giorni, dal mondo della scuola e della formazione al contesto della solidarietà, dal tema dell’immigrazione a quello della crescita economica equa, dai giovani alla tutela del creato (come ci ricorda la recentissima Lettera enciclica “Laudato si’”) rispetto alle logiche del profitto e dell’egoismo… — sono tutte fondamentali “suggestioni” per le quali anche io mi sento in sintonia e per il cui perseguimento intendo, come Sindaco della comunità alessandrina e per quanto di mia competenza, continuare a impegnarmi responsabilmente».