Lavoro nero in Parlamento

Parlamento nuovaIl mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai delinquenti, ma per l’inerzia dei giusti, che se ne accorgono e restano lì a guardare
Albert Einstein

 
All’inizio furono “le iene”, era il 2011 e per la prima volta si denunciava il fatto che i collaboratori dei parlamentari lavoravano per almeno 2/3 in nero o con contratti ai confini della legalità.

Il video spiega bene cosa succede.

Quindi sono passati 4 anni e mentre loro legiferano, loro studiano le sanzioni, loro condannano evasione e lavoro nero, loro continuano imperterriti a violare leggi e diritti dei lavoratori, nell’assoluta impunità e grazie anche all’omertà di quei colleghi che operano correttamente (quindi anche loro in qualche modo colpevoli).

Questi sono anni di crisi, ma non una normale crisi come le tante che il paese ha attraversato dal dopoguerrra, ma una crisi che resterà nei libri di scuola, alla pari di quella del 1929. Le imprese che hanno chiuso i battenti non si contano più, quelle fallite nemmeno e se ci mettiamo anche quelle che restano a galla boccheggiando come un grosso pesce finito in un pozza d’acqua troppo piccola il conto assume dimensioni inimmaginabili.
Per queste imprese non c’è stata pietà ne agevolazioni, ma solo studi di settore,controlli quotidiani, burocrazia, verifiche fiscali etc….

uno Stato cieco e avido non ha fermato la macchina di morte, anzi ha pestato sull’acceleratore. Se un imprenditore in difficoltà si fa aiutare da una persona di famiglia senza regolizzarne la posizione, quando viene scoperto inizia il massacro di Fort Apache. Multe su multe, controlli, verifiche e quanto più possibile. Ma se lo fanno i parlamentari……nulla, nulla assolutamente nulla. Non mi risulta (ma spero di sbagliare) che ad oggi uno solo di quei datori di lavoro in nero sia stato sanzionato, non mi risulta che l’ispettorato del lavoro abbia fatto blitz in parlamento, non mi risulta che un collega onesto abbia fatto denuncia formale.

Come possiamo tollerare che chi legifera violi costantemente, impunemente e reiteratamente quelle leggi da lui stesso formulate e approvate? Com’è possibile che il più onesto dei parlamentari si comporti come il corridore ciclista che non si dopa ma tace su ciò che accade nel gruppo?
Com’è possibile che si chieda ai cittadini di rispettare le leggi se chi le fa è il primo non farlo?
Lancio un appello ai parlamentari che si comportano onestamente e che destinano quei 4 mila, dico quattromila euro al mese che vengono assegnati ad ognuno di loro per pagare i collaboratori in modo corretto, a questi parlamentari dico: il vostro primo compito è il rispetto delle leggi,quindi denunciate, omertà è un termine che evoca personaggi e situazioni che con le persone per bene non hanno nulla a che fare.

Diogene (il cane)