Dopo il noto scandalo del “vino al metanolo”, in Piemonte si contarono 23 morti e decine di persone colpite da gravissimi danni neurologici e cecità, la Regione istituì un sistema di rilevazione e controllo della filiera vitivinicola piemontese, che ha contribuito a rendere più sicuro il consumo di vino.
In questi anni i controlli pubblici non hanno permesso, tramite le analisi effettuate dal laboratorio agrochimico regionale di Alessandria, il riverificarsi di tali terribili eventi.
Gli sprechi di questi anni impongono una riorganizzazione delle sedi ma l’attività di analisi sul vino dev’essere sicuramente mantenuta ad Alessandria, per la sua posizione baricentrica e strategica rispetto alle zone di produzione del Piemonte.
Purtroppo mentre l’assessore Ferrero, giustamente, asserisce che l’attività del laboratorio debba essere accorpata all’Istituto Zooprofilattico (sede di Alessandria) che attualmente gestisce tutte le analisi alimentari, ci troviamo a leggere atti in cui i dirigenti del settore propongono una cessione delle strumentazioni (per un valore di circa 350.000 euro) ad Arpa. A nostro giudizio questa è una pericolosa divergenza di opinioni, che comporterebbe la dispersione di competenze e di strumenti d’analisi costosi, che sarebbero ceduti ad un ente (l’Arpa) che non effettua più analisi sugli alimenti!
Per fermare questo cortocircuito burocratico abbiamo depositato un ordine del giorno, auspichiamo venga discusso rapidamente in Consiglio Regionale.
Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte