Dopo il caso del Regolamento per la Partecipazione assente dal sito istituzionale del Comune di Alessandria ed il caso dell’accesso agli atti inerente il Piano Integrato di Sviluppo Urbano non soddisfatto dopo oltre due mesi dalla richiesta, il consigliere comunale Emanuele Locci, Presidente della Commissione per il Controllo di Gestione del Comune di Alessandria, interviene per l’omissione di pubblicazione degli atti dall’albo pretorio on-line e dall’area riservata ai consiglieri comunali.
“Non è possibile lavorare in queste condizioni – si sfoga Locci – questa amministrazione ha avvolto metaforicamente il Comune di Alessandria in una coltre di nebbia che rende sempre più difficile per un consigliere comunale trovare gli atti pubblici necessari per capire cosa sta succedendo, figuriamoci per un cittadino!”
Il Presidente Locci ha presentato un’interpellanza al fine di sapere per quale motivo sull’albo pretorio online non sono pubblicati i documenti relativi ad atti e provvedimenti che, in base alla normativa vigente, sono soggetti all’obbligo di pubblicazione avente effetto di pubblicità legale e per quale motivo anche nell’area riservata ai consiglieri comunali sono assenti numerose Deliberazioni della Giunta, Deliberazioni del Consiglio Comunale, Determinazioni Dirigenziali, Decreti Sindacali e Ordinanze.
“Il Municipio di Alessandria – afferma Locci – deve conformarsi alle norme legislative, statutarie e regolamentari vigenti in tema di pubblicizzazione, trasparenza ed accesso degli atti pubblici. Non possiamo più tollerare l’illegalità della situazione attuale!”
Locci ha presentato anche un accesso agli atti ad oltre un centinaio di determinazioni dirigenziali del 2015 non presenti sul sito del Comune di Alessandria.
“Sul sito mancano molte deliberazioni di Giunta e determinazioni dirigenziali – spiega Locci – per cui si è reso necessario un nuovo accesso agli atti nella speranza di poter avere più fortuna rispetto all’accesso agli atti inerente il PISU. Eh sì, fortuna, perché l’accesso agli atti nel Comune di Alessandria non è più un diritto tutelato ma un’azione di speranza soggetta agli umori ed alle convenienze della “Sovrana” e dei suoi plenipotenziari. Mi spiace che sulla vicenda dell’accesso agli atti del PISU non sia ancora intervenuto il Prefetto, se la soluzione non si dovesse sbloccare prossimamente chiederò udienza al Ministro dell’Interno!”