45508 è il numero solidale che dal 1 al 14 giugno sarà disponibile per donare 2 euro alla Fondazione Uspidalet Onlus, destinato al progetto Casa Amica.
Sulle televisioni e radio nazionali, a partire da La7, Sky e Mediaset e nell’area nordovest su Telecity, unitamente ad una lunga serie di emittenti locali televisive e radiofoniche che hanno manifestato la loro disponibilità a sostenere l’iniziativa, andrà in onda lo spot che valorizza l’attività realizzate presso il presidio Riabilitativo Borsalino con una testimonial di eccezione: Alba Parietti.
Obiettivo della raccolta fondi è l’avvio della seconda fase del progetto Casa Amica, una struttura nata all’interno del Borsalino, il Dipartimento Riabilitativo dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. E’ una struttura ad elevatissima tecnologia, di assoluta importanza a livello europeo, che consente alle persone ricoverate di trovare, dopo un lungo periodo di ospedalizzazione, un luogo confortevole che le accompagni, insieme con i famigliari, a ritrovare una buona qualità della vita.
È uno dei tanti “fronti” sui quali la Fondazione è impegnata, come dichiara la presidente della Fondazione Alla Kouchnerova: “Il progetto di Casa Amica, nato dall’esperienza del dottor Petrozzino e dei suoi collaboratori, è una realtà tuttora in fase di sviluppo. L’obiettivo è aumentare l’autonomia delle persone per rendere la vita più normale. Questo vale per disabile fisico e cognitivo, ma è utile e fondamentale anche per le famiglie, in quanto fornisce una serie di risposte pratiche alla nuova esperienza di vita. E’ un progetto unico e innovativo, perché offre soluzioni adatte non solo alle disabilità motorie, ma anche cognitive. Per questo abbiamo bisogno che tutti ci sostengano: questa volta bastano due euro con una telefonata”.
“Casa Amica è un laboratorio nel quale si sperimenta tutto per la casa e dove il protagonista attivo non è il sanitario, non è l’ambiente, ma è la persona che deve aumentare la propria autonomia – spiega Salvatore Petrozzino – L’innovazione è nel fatto che fino ad oggi le case realizzate in altre strutture ospedaliere si sono orientate verso soluzioni tecnologiche di ausilio alla disabilità motoria. Qui facciamo un passo più avanti, perché la nostra Casa, grazie alle innovazioni che stiamo approntando, è il primo esempio di casa pre-dimissioni allestita sulle esigenze delle persone con disabilità cognitiva e comportamentale”.
Giancarlo Cicalini, direttore generale di INSIS, società che ha sviluppato le tecnologie per la Casa Amica, spiega: “La Domotica aiuta le soluzioni, ma l’approccio al disabile cognitivo è differente perché queste persone hanno necessità anche di avere un sistema di sorveglianza e ausilio alla decisione attraverso algoritmi di intelligenza artificiale”.
Il progetto complessivo ha un valore di 370.000 euro, si tratta di una opera ambiziosa ma anche unica nel suo genere: ecco perché la Fondazione ha accettato questa sfida e ha avviato questa importante raccolta fondi per poter completare la seconda fase di Casa Amica, così come ha già dimostrato di saperla costruire. Naturalmente questo solo grazie alla solidarietà e alla generosità di tutti.