Piero Fassino ad Alessandria? Nient’altro che la solita musica

Fassino Rossa 2di Graziella Zaccone Languzzi

 

CorriereAl dà il benvenuto alla sua nuova ‘inviata’ nel mondo politico locale. La nostra amica, blogger e affezionata lettrice GZL è come sapete cittadina appassionata, da sempre attenta alle proposte della classe politica, e spesso anche ‘fustigatrice’ rispetto agli sproloqui e alle promesse vane dei politici stessi. D’ora in poi, e compatibilmente con i suoi impegni privati, GZL si ‘affaccerà’ per noi sulla scena alessandrina, in occasione di incontri pubblici, per ascoltare ‘dal vivo’ quei politici che conosce ‘a menadito’, e di cui sa cogliere l’essenza con lo spirito della cittadina informata, e per nulla disposta a fare sconti. Buona lettura a tutti voi dunque….e in bocca al lupo ai nostri politici! E. G.

 

La mia rubrica settimanale sul magazine on line CorrierAL “le pagelle di GZL” ha sortito un crescente interesse, non solo con approvazioni ma anche con qualche “rara” critica sempre ben accettata.

Uno degli estimatori (tra l’altro un amico), ogni lunedì dopo aver letto ha sempre qualche “punta” da farmi, e mi ha posto questa domanda: “ma tu quanto conosci la politica e i politici di persona? Quand’è l’ultima volta che sei andata ad ascoltare il personaggio politico di rilievo nazionale che viene in visita nella nostra città, per conoscerne la naturalità oratoria? E l’atteggiamento di ossequioso servilismo degli ospitanti politici locali? E le sensazioni dei cittadini partecipanti? Quante volte ultimamente insomma ti sei relazionata con la nostra politica locale?”

Boh! E chi se lo ricorda? In effetti seguo le loro azioni attraverso i mezzi di informazione: non mi piacciono e mi basta così. La politica in questo momento è in fermento, ci sono e ci saranno nuove elezioni, lotte tra correnti che si contrappongono, vecchi politici che hanno nove vite come i gatti e si rigenerano come nuovi. Molti stanno utilizzando l’italico metodo di passare sul carro del vincitore, il gruppo misto della Camera è diventato un gruppone pieno di scontenti e non si capisce più niente.
La chiacchierata col mio amico mi ha stuzzicato e ho deciso di partecipare, d’ora in avanti e quando mi è possibile, ai vari incontri politici in città e nei dintorni, per curiosare di persona.

Prima occasione, lunedì scorso, di sera, con un primo appuntamento che definirei “mondano politico” per la presenza della “crème della crème” del Partito Democratico: l’occasione era l’arrivo di Piero Fassino sindaco di Torino, invitato per un incontro del Pd locale coordinato dal sindaco di Alessandria Rita Rossa a tema: “Dopo le riforme le sfide per il paese e per il Pd! la politica ha bisogno di pensiero, idee, organizzazione”.

Per Piero Fassino è stata l’occasione per presentare un nuovo progetto politico dal titoloFassino pubblico 2 “Futuro Democratico”: una partenza tenuta a battesimo lunedì sera ad Alessandria e che proseguirà nelle diverse province piemontesi.

Ma veniamo alla serata. Alle 20,30 avevo già preso posizione all’interno della serra su una sedia: le panche un po’ traballanti mi davano poca garanzia. I “notabili” cittadini PD stavano fuori in attesa dell’arrivo di Fassino, nel frattempo ho fatto una chiacchierata con l’Assessore Giorgio Abonante. Alle 21,10 esatte l’arrivo di Fassino, e la serra si è riempita.

Il saluto del sindaco Rossa e poi la parola all’importante ospite. Ha trattato molti argomenti internazionali, europei, nazionali, di economia, lavoro, migrazione e di politica, su alcuni temi riprenderò più avanti.

A seguire, la parola a chi si è prenotato per circa quattro minuti ciascuno: Berta – Massaro – Lavagno – Nobile (sindaco di Pontecurone) – Rava – Scarsi – Podestà – Coloris – Torlaschi – Brignolo (sindaco di Asti) – Sestini. Ho ascoltato i loro interventi che sinceramente non mi hanno trasmesso nulla di utile, interessante e nuovo, giusto qualche critica benevola, insomma la solita musica.

Mi è piaciuto invece l’intervento del candidato sindaco di Cassine Noemi Podestà. Nel suo intervento ha raccontato il percorso e la costruzione della squadra per correre alla poltrona di sindaco. Se il suo modo di fare politica amministrativa rimane tale e quale con sincerità di intenti, e se gli elettori la premieranno, Cassine vivrà una buona stagione per l’ottimo rapporto di dialogo, condivisione, collaborazione tra cittadino e amministratore. Terminati gli interventi, c’è stata la conclusione e il saluto di Fassino attorno alle ore 23,15.

Fassino Rossa 1La mia impressione sul personaggio. Piero Fassino fa politica dal 1968: 47 anni di lunga carriera. Nonostante tutto ieri si è presentato con questa nuova creatura politica che sta all’interno del PD e che si chiama “Futuro Democratico”: alla parola “futuro” ho capito che ha intenzione di arrivare a consumare tutte le sette vite del gatto. Grande oratoria, voce possente. Nei suoi interventi ho percepito che ci sia la volontà di tornare a fare la politica di contatto, quella con la gente sui territori. Sfumatamente è venuto fuori che vi è una distanza e distacco tra l’alta politica nazionale e le periferie. La perdita di legittimità del consenso politico e dei partiti che andrebbe recuperata.

Ha parlato dei cambiamenti nella comunicazione politica con nuovi strumenti e mezzi sempre più veloci; internet, social network. Per la prima volta ho sentito parlare di “democrazia liquida”, e sono andata a vedere che significa: “nella Democrazia Liquida ciascun cittadino ha la possibilità di fare proposte e di votare per ogni decisione da prendere, rimanendo però libero di assegnare il proprio voto ad un rappresentante per le delibere alle quali non si sente di partecipare”. Sarà interessante, ma in Italia sventolano sempre la bandiera della “democrazia”, e poi si comportano come oligarchie elitarie.
Per finire la mia impressione sul PD. In questo partito vi è una prerogativa, quella di passarsi gli incarichi da uno all’altro possibilmente se si è della stessa corrente, non tenendo conto delle eccellenze del territorio che possono dare un ottimo contributo. Con questo metodo non ci sarà mai un ricambio alla faccia della conclamata “democrazia” e “partecipazione dal basso”.