di Dario B. Caruso.
Questa settimana mi sento di scrivere un pezzo di servizio.
Che possa tornare utile ad un pubblico di lettori il più vasto possibile.
Che non si dica che essere flessibili non sia un ruolo facile o superfluo o comunque totalmente inutile.
Vado a parlare di cose rotonde.
Il flauto dolce.
Quello strumento musicale la cui dimensione e il cui costo sono inversamente proporzionali al suono sgradevole che riesce a produrre se suonato senza cognizione.
Vi svelerò un piccolo segreto.
Quell’oggetto, che a scuola usato male assurge alla simpatia di un purgante non richiesto, è rotondo in una delle tre dimensioni, quindi appoggiato su una superficie in leggera pendenza rotola e cade a terra. Normalmente non si fracassa poiché realizzato in plastica, occasionalmente però perde la linguetta dell’imboccatura che non si incastrerà più in maniera stabile.
Consiglio agli studenti: poggiate il flauto dolce su una superficie piana oppure, se proprio non vi è possibile, delimitate il piano d’appoggio con una gomma, un temperino o altri oggetti che non presentino rotondità.
Oppure ancora, per non sbagliare, cambiate strumento.
Strada Provinciale 334 del Sassello.
Già Strada Statale, declassata e poi lentamente abbandonata a se stessa.
Negli ultimi quindici anni ha ottenuto più buche che tutti i campi da golf dei cinque continenti messi assieme.
E da qualche mese a Stella San Giovanni presenta un nuova novità: una bella rotonda, poche decine di metri a nord del rettilineo su cui sorgono il palazzo del Comune e il nuovo edificio scolastico.
Codesta rotonda è una trappola bella e buona, costruita senza criterio né ingegno né lungimiranza; a peggiorare la situazione risulta incompiuta: stanno attendendo il primo grave incidente, finora soltanto tamponamenti, guardrail sradicati o abbattuti e cose così.
Grido di allerta: gentili amici del Basso Piemonte che da Acqui Terme scenderete da ora in avanti per godere delle spiagge liguri, del solleone e del mare: fate attenzione! Sono moderatamente certo che nessuno nei prossimi mesi metterà mano per cancellare o completare quel trappolone.
Nella foto da satellite potete osservare il bivio con la strada SP32, foto che risale a prima del tentativo di installazione della rotonda. Già a occhio – non occorre essere addetti ai lavori ma solamente dotati di buon senso e chilometri di esperienza – si comprende come a nessuno verrebbe in mente di realizzare una rotonda in quel sito.
E invece….
Giotto.
L’artista trecentesco passò alla storia per le sue opere ma anche in virtù di una leggenda narrata dal Vasari in cui si narra della sua abilità a disegnare a mano libera un cerchio perfetto.
Avvertimento: ammesso che questo aneddoto rappresenti un fatto storico e non un’invenzione per rafforzare la fama di Giotto, non provateci. Non ci riuscirete mai, sprechereste solamente carta, matita e tranquillità.
Paura delle cose rotonde.
Esiste una paura per tutto, addirittura paura di sedersi, delle belle donne e di mangiare. Conosco uno che andò a cena con una ragazza bellissima: appena seduto al tavolo del ristorante, leggendo il menù e fissando negli occhi la stragnocca, ebbe un attacco di panico. Fu portato via con l’auto medicale.
La ragazza proseguì la serata al tavolo di una squadra di football americano che stava festeggiando la vittoria in campionato e fece mettere tutto sul conto dello sfigato.
Esiste anche la paura delle cose rotonde.
Mi sento di soffrirne un poco.