Il Barocco ligure a Palazzo Cuttica

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Si terrà a Palazzo Cuttica ad Alessandria, dall’8 maggio al 26 luglio, la mostra “Barocco ligure e piemontese – Opere scelte dalle collezioni private“, curata da don Massimo Marasini e Anna Orlando, e promossa dal Comune di Alessandria e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

La passione del collezionista unita alla ricerca e alla conoscenza sono i motori della mostra che la città di Alessandria offre al proprio pubblico nella primavera-estate 2015.

Il salone delle feste di Palazzo Cuttica, sede dei percorsi del Museo Civico di Alessandria allo stesso piano nobile dell’edificio settecentesco, è cornice ideale per raccontare il barocco ligure e piemontese. A inizio Ottocento dimora del marchese Marcello Durazzo, membro di un’illustre famiglia aristocratica della Repubblica di Genova, il palazzo è uno dei poli culturali del Piemonte e conserva rilevanti testimonianze artistiche della regione.

Da alcune case private del territorio giungono per l’occasione una ventina di dipinti del Sei e Settecento. Opere dei maestri della pittura genovese, come Gioacchino Assereto, Giovanni Benedetto Castiglione, Sinibaldo Scorza, Bartolomeo Biscaino, Domenico Piola con Stefano Camogli, Paolo Gerolamo Piola, Gian Lorenzo Bertolotto, Domenico Parodi, Pietro Paolo Raggi; altre di maestri fiamminghi attivi in Liguria, come Cornelis de Wael, Jan Roos o Vincenzo Malò; ma anche artisti attivi tra Liguria e Piemonte, come Bartolomeo Guidobono; o pittori piemontesi, come Guglielmo Cairo o Giovanni Antonio Cucchi. Di quest’ultimo, il visitatore avrà la possibilità di scoprire due bozzetti preparatori per gli affreschi del vicino Palazzo Ghilini.

Dipinti inediti, accanto ad altri già noti, lasciano la loro quiete domestica per essere ammirate in una sede elegante e raccontare a tutti storie bibliche, mitologiche, sacre o profane. Illustrare, cioè, anche se in pochi accenni poetici, tutti i contrasti, i timori, le inquietudini ma anche gli entusiasmi e il brio di un’epoca speciale: il Barocco.