E’ allarmismo eccessivo, quello del consigliere comunale di opposizione Emanuele Locci, o davvero il comune di Alessandria potrebbe essere a rischio di commissariamento, per il ritardo nell’iter di approvazione del bilancio consuntivo 2014? Probabilmente una soluzione si troverà, come sempre. Rimane però da chiedersi come mai sia impossibile, per i nostri enti locali, rispettare le scadenze di legge. E aggiungiamo che ci pare ridicolo che i bilanci previsionali, che in qualsiasi azienda degna di questo nome si fanno alla fine dell’anno precedente (altrimenti che cavolo di previsioni sarebbero?), nei comuni finiscano sempre col farsi verso fine esercizio (ossia ‘prevediamo ciò che già si è verificato’), mentre appunto a maggio ancora si discute dell’approvazione del bilancio dell’anno precedente.
E. G.
“Durante i lavori della Commissione Programmazione e Bilancio del 6 maggio – afferma il consigliere comunale di opposizione Emanuele Locci – ho rivolto una domanda ai Revisori dei Conti ed al Ragioniere Capo di Alessandria, senza trovare risposta in merito al rispetto dei tempi previsti dalla Legge e dal Regolamento di Contabilità nell’approvazione del Rendiconto 2014, alla luce anche dell’apparente contrasto normativo tra il Testo Unico Enti Locali e l’allegato 4/1 del D.Lgs.118/2011.
La norma richiamata nella Deliberazione di Giunta con cui il 28 aprile la Giunta ha approvato il Rendiconto di Bilancio, l’art.227 del TUEL, prevede espressamente al comma 2 che:
“Il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo dall’organo consiliare, tenuto motivatamente conto della relazione dell’organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità”.
Il Rendiconto sarebbe dunque dovuto essere approvato dalla Giunta e messo a disposizione dell’organo consiliare entro il 10 aprile – spiega Emanuele Locci, Presidente della Commissione Controllo di Gestione – per essere successivamente approvato il 30 aprile dal Consiglio Comunale, in accordo con il Testo Unico degli Enti Locali e con il Regolamento di Contabilità Comunale. Non essendo stato approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla Giunta, il Prefetto deve notificare ai singoli consiglieri un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente, dando inizio alla procedura per lo scioglimento del consiglio”.
C’è dunque un concreto rischio di commissariamento del comune di Alessandria, a meno che l’amministrazione non provi a far valere innanzi al Prefetto l’allegato 4/1 del D.Lgs 118/2011 che prevede come termine ultimo la data del 31 maggio.
“L’allegato 4/1 del D.Lgs. 118/2011 non è mai stato richiamato nella Deliberazione del Rendiconto 2014 – puntualizza Locci – e comunque stando ai più qualificati pareri legali consultabili nella stampa di settore la data del 31 maggio indicata è evidentemente un refuso, frutto della deroga concessa lo scorso anno ai Comuni in sperimentazione, per cui resta chiaramente valida la prescrizione del 30 aprile prevista dal TUEL, peraltro recepita dal vigente Regolamento di Contabilità del Comune e dunque assolutamente vincolante”.
In assenza di risposte convincenti dal Collegio dei Revisori dei Conti, dal Ragioniere Capo e dalla Giunta, i consiglieri dell’opposizione di centrodestra stanno valutando successive azioni da intraprendere, inclusa la possibilità di chiedere un’udienza al Prefetto di Alessandria ed alla Corte dei Conti.