Controlli su eventuali rifiuti nelle cave: a Tortona sì e ad Alessandria no?

Pochi mesi fa nella cava Castello Armellino, quando stava per iniziare l’arrivo delle terre e rocce da scavo del Terzo Valico, Cociv ha improvvisamente rinunciato all’uso della cava e, in un intreccio ancora da ricostruire completamente, il comune di Tortona ha chiesto ad Arpa di controllare che in quella cava non fossero già presenti dei rifiuti. È stato fatto uno scavo, sono stati trovati dei rifiuti, la cava è stata sequestrata dal Tribunale e le terre da scavo sono finite da un’altra parte. Esattamente ad Alessandria, grazie alla sollecitudine del sindaco Rita Rossa. In quattro cave. Tre a Spinetta Marengo e una in fondo al rione Cristo.

Ma questa volta, anziché lontano dai pozzi come a Castello Armellino (anche perché le terre e rocce là destinate erano inquinate da schiumogeni che vanno tenuti lontani dalle falde), vicino ai pozzi Molinetto e Aulara che alimentano anche Alessandria.

Comunque il fatto è che sono stati trovati rifiuti nell’unica cava controllata sulle oltre 80 cave prese in considerazione da Cociv per la realizzazione del Terzo Valico. Ed è successo in extremis, in un modo che fa pensare che da parte di Cociv quel tipo di controllo preventivo non sia mai stato fatto su nessuna delle cave, e che tutti (comuni, provincia, regione, governo) si sono fidati di Cociv.

Ma che senso ha fidarsi e pensare che qualcuno, potendolo fare, non abbia mai voluto interrare illegalmente rifiuti in cava, rinunciando ad una delle attività più redditizie in assoluto? O non è invece il caso di pensare che 10 milioni di terre e rocce da scavo del Terzo Valico rappresenti un’occasione unica per seppellire definitivamente uno smaltimento illegale?

Andando al dunque: se a Tortona il Comune ha chiesto un controllo, perché, visti i risultati dell’unico controllo, la stessa cosa non deve essere fatta ad Alessandria? Gli alessandrini non sembrano più stupidi dei tortonesi, e quindi cosa aspetta l’assessore all’ambiente Claudio Lombardi a chiedere ad Arpa un analogo controllo?

Però non basta, perché l’impressionante riserva d’acqua descritta qui a pagina 117 di www.regione.piemonte.it/ambiente/acqua/dwd/documentazione/testo_idrostat.pdf vale troppo, ed è troppo ampia per riguardare solo gli abitanti di Alessandria e gli altri (Novi Ligure, Castellazzo Bormida, Pozzolo Formigaro ed altri ancora) che ci abitano sopra, perché quella riserva riguarda anche gli abitanti di Acqui, Tortona, Valenza, Asti e tutti quegli altri che sotto i piedi di acqua ne hanno poca.

È troppo bassa la probabilità che quella di Castello Armellino, l’unica controllata su oltre 80 cave, fosse l’unica a contenere rifiuti e che invece tutte le altre, proprio tutte, siano a posto.

E siccome la maggioranza di quelle cave è situata sulla grande riserva d’acqua, allora quel controllo va esteso a tutte le cave, usando il tempo che ci vuole.

 

Tino Balduzzi
www.faldesicure.org