Sul tema 25 aprile, e dopo le polemiche legate al rifiuto di accogliere Sergio Cofferati come relatore ufficiale ad Alessandria (da elenco delle commemorazioni Anpi, che pubblichiamo in altro articolo del magazine, l’ex segretario generale della Cgil, ed ex esponente ‘di punta’ del Partito Democratico, sarà ad Acqui Terme), interviene il PD.
Evocando e stigmatizzando ‘la presunzione di pochi’: ma evitando accuratamente di nominarli.
Un tempo la celebrazione (magari un po’ agiografica) della Resistenza divideva il Paese. Ora, in epoca di Partito Nazione, i conflitti si sono spostati all’interno del Partitone?
E. G.
Il 25 Aprile si celebra il 70esimo anniversario della Liberazione: ad Alessandria, nella sua provincia e in tutta Italia parteciperemo alle manifestazioni con le nostre donne e uomini, le nostre idee e bandiere, le nostre tradizioni, consci che del valore e del sacrificio della lotta partigiana e di chi ha contribuito, molto spesso con la vita, alla sconfitta del nazifascismo in Italia. Un appuntamento troppo importante e significativo per sminuirlo con polemiche locali, generate dalla presunzioni di pochi, che non hanno ragione di essere: molti iscritti ed elettori del Pd sono, da sempre e indipendentemente dalle scelte di ognuno in un grande Partito, sostenitori dell’ANPI e della sua fondamentale ragione di essere per la memoria e il rafforzamento dei valori della Resistenza.
“Nel ricordo di chi è morto per la Liberazione costruiamo un’Italia più bella, ricordando la storia noi non facciamo una commemorazione, facciamo il futuro dell’Italia” ha detto il Segretario Nazionale del PD.
Dal 25 Aprile 1945, grande momento di unità e riscatto della Nazione, ci siamo e ci saremo.
Partito Democratico Provinciale e Circolo Alessandria