Il titolo del comunicato stampa di Confindustria (“Industria: vrooom! Romba il motore”) ci ha francamente fatto sorridere, e anche l’ottimismo dei suoi vertici speriamo non sia precipitoso. Però siamo naturalmente lieti di rilanciare i segnali positivi che arrivano dalle parti di via Legnano. Incrociando le dita.
E. G.
Romba il motore dell’economia nel trimestre di primavera. L’industria alessandrina crede nella ripresa, e migliora il clima di fiducia. Si consolidano le aspettative ottimistiche degli imprenditori manifatturieri della nostra provincia, alla luce di dati locali positivi e in crescita non solo per l’export ma anche per occupazione, produzione e ordini.
Lo confermano i risultati della 162a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre aprile-giugno 2015.
Dall’analisi delle cifre che emergono dall’indagine si evidenzia complessivamente un trend al rialzo rispetto alle ultime rilevazioni, e si registra ancora la tenuta del grado di utilizzo degli impianti, della propensione ad investire, e di chi ha lavoro per più di un mese. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in calo, e la maggioranza degli intervistati (il 78%) prevede invariata l’occupazione. E’ in diminuzione anche il ritardo negli incassi. In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione cresce a +12 rispetto allo scorso trimestre, e sono positivi e in aumento anche gli indicatori degli ordini export a +18, della produzione a +23, e degli ordini totali a +19. L’indice di previsione della redditività nel trimestre a venire, invece migliora ma permane negativo a –7. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in diminuzione ed è segnalata dal 16% degli imprenditori del campione, e la maggioranza degli intervistati (il 78%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti si mantiene al 71% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è in risalita ed è dichiarata dal 70% degli intervistati. Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 52% degli imprenditori, mentre il 74% ha lavoro per più di un mese, e il dato è in crescita.
Anche i settori produttivi più rappresentativi mostrano andamenti in linea con l’indagine generale, con indici tutti positivi e in crescita, dal metalmeccanico alla chimica e alla gomma-plastica, sono invece più timidi i segnali dell’alimentare, legato come di consueto alla stagionalità.
La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese evidenzia previsioni che ricalcano l’andamento generale, con occupazione e livello di attività che tornano positivi, sono in risalita gli indici di nuovi ordini ed il dato per la redditività (anche se ancora negativo). Cresce invece al 92% l’indice per chi ha lavoro per più di un mese.
I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa cento aziende associate, tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 23 aprile ad Alessandria, dal Presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini, e dal Direttore, Fabrizio Riva. Era presente anche il neo Vice Direttore, Renzo Gatti.
“Romba il motore!!! – commenta Marco Giovannini, Presidente di Confindustria Alessandria – E non solo i motori della Ferrari o di Valentino.
Gli indicatori economici volgono tutti al positivo e le nostre aziende riprendono a correre.
E’ il momento di credere fino in fondo alla ripresa e spingere sugli investimenti in qualsiasi settore che renda più competitivo il nostro tessuto industriale.
Cambio dollaro/euro, bassissimo costo del denaro, riforma del lavoro, clima di fiducia dei consumatori in salita: sfruttiamo tutti insieme questo momento magico!”.
Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, aggiunge: “Risale a sette anni fa l’ultima nostra indagine in cui tutti i dati erano positivi ed indicavano il buon andamento del settore industriale. Oggi segnaliamo che aumentano le imprese che intendono assumere lavoratori e tornano a migliorare le previsioni di produzione. Inoltre, sembra finalmente ridursi il divario competitivo tra le aziende esportatrici e quelle che non lo sono: è un elemento molto importante, che sarà ulteriormente rafforzato quando verranno superate anche le differenze (proprio relative alla propensione all’export delle imprese) che sono legate alle diverse dimensioni aziendali. I dati della nostra indagine – spiega Riva – ci dicono, in modo molto netto, che l’industria alessandrina crede nella ripresa. La stessa cosa si può osservare a livello piemontese, pur con differenze anche significative. L’elaborazione regionale, ad esempio, mette in evidenza come “pur con andamenti paralleli, Alessandria sembra aver retto complessivamente meglio gli anni della crisi economica” rispetto alla provincia di Cuneo. Questa è un’ulteriore conferma della solidità, frutto di grande capacità di innovare, e di diversificazione, che il nostro settore manifatturiero ha conservato anche negli anni bui, quegli anni bui che sembrano finalmente superati”.