La sistemazione del Rio Lovassina sarà tra le priorità idrogeologiche della Regione Piemonte. Parola dell’assessore all’Ambiente del comune di Alessandria Claudio Lombardi....
E. G.
Giovedì 23 aprile hanno avuto luogo, al centro Incontri della Regione Piemonte a Torino, gli “Stati Generali sul dissesto idrogeologico in Piemonte”. All’incontro ha partecipato l’assessore all’Ambiente, Claudio Lombardi, in rappresentanza del Comune di Alessandria.
Durante l’incontro è emerso un nuovo approccio del Governo al tema. E’stata creata, infatti, “un’unità di missione” in seno alla Presidenza del Consiglio, affidata al prof. Erasmo D’Angelis.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro paziente fatto con l’allora Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli – ha commentato il sindaco, Maria Rita Rossa -. In un recente incontro con il presidente Chiamparino ed l’assessore alle Opere Pubbliche, Francesco Balocco, ho appreso con piacere che l’intervento sul Rio Lovassina a Spinetta Marengo, auspicato da anni e richiesto ultimamente in occasione delle esondazioni dell’autunno 2014, è stato inserito nell’elenco delle opere prioritarie”.
“La parola d’ordine – ha spiegato l’assessore Lombardi – deve essere PREVENZIONE in un paese che ha speso dal dopoguerra ad oggi circa 2,5 miliardi all’anno per riparare i danni e solo 250 milioni, e da molti meno anni, per fare prevenzione sul territorio. Sono necessari circa 20 miliardi per la messa in sicurezza del territorio italiano, sulla base dei progetti presentati dalle Regioni. Il Governo parte con uno stanziamento di 9 miliardi per i prossimi 7 anni:verranno scelte per tale finanziamento le opere giudicate dalle varie Regioni come prioritarie, la sistemazione del Rio Lovassina sarà una di queste”.
“Seguirò personalmente, su mandato del Sindaco, questo intervento – ha continuato l’assessore Lombardi -. L’opera consterà nella realizzazione di un canale scolmatore a monte degli abitati di Litta e Spinetta Marengo che confluirà nel fiume Bormida. La stesura del progetto ‘cantierabile’, le pratiche di esproprio, di limitate aree, le procedure di valutazione ambientale sono tali da prevedere circa due anni dal momento del finanziamento. Non appaiono, quindi, troppo lontane nel tempo la messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Spinetta Marengo e la fine dei disagi che da decenni affliggono i cittadini della Fraschetta”.