La masnà è un romanzo di Raffaella Romagnolo, edito da Piemme.
Dagli Anni Trenta fino a oggi, una saga familiare che racconta un pezzo del nostro Monferrato attraverso le vite di Emma, Luciana e Anna: donne diverse, tutte ugualmente legate alle loro radici, obbligate a lasciare la loro casa a causa dei rivolgimenti della Storia, fino alla scelta coraggiosa di tornarvi per sentirsi libere e smettere finalmente di essere masnà, bambine.
La masnà diventa uno spettacolo teatrale, che cresce attraverso una serie di collaborazioni artistiche. L’adattamento teatrale e la messa in scena sono a cura della Compagnia Teatrale Stregatti, le scenografie alcune tele a china dell’artista Aeno.
Fiore all’occhiello, importante dal punto di vista artistico e formativo, il coinvolgimento dell’intera classe quarta dell’Istituto Professionale “Fermi” sezione Moda di Alessandria, che ha realizzato per le tre protagoniste/attrici dei veri e propri abiti scultura.
Gli artisti/stilisti, guidati dalla professoressa Elena Porcelli, si sono ispirati alle chine di Aeno, lavorando sulle tavole che durante lo spettacolo creeranno le immagini video proiettate sui personaggi in dissolvenza. Lo studio delle linee che evocano le colline e gli elementi della campagna del Monferrato, insieme a quello delle storie delle protagoniste del romanzo, ha portato alla creazione di tre abiti, simili negli elementi che li compongono ma diversi tra loro, secondo i caratteri delle tre figure femminili del romanzo.
Per Emma, la nonna nata per essere sposa e madre, è nato uno splendido abito verginale: per una sposa rigida ma strutturata, con sezioni rosse al rovescio per esprimere il carattere volitivo e forte di una donna che ha visto la guerra del ’44, la miseria e la durezza della vita.
Per Luciana, sua figlia, un abito più morbido, simile a quello di Emma ma diverso nelle sfumature, pieno di pieghe segrete, a voler indicare la ricerca di questa donna di distaccarsi da quel mondo senza scelte in cui è vissuta sua madre.
Con l’abito di Anna, la nipote, l’abito diventa corto a indicare una nuova via, un nuovo stile: guardandolo attentamente si ritrovano tutti gli elementi degli abiti di Emma e Luciana come segno di una forte eredità culturale e familiare, ma la chiave moderna diventa testimone di una spinta verso un futuro finalmente libero.
Gli artisti/stilisti sono Chiara Bovone, Chantal Cammarata, Umberto Caprifoglio, Chen Chang Chun, Giada Di Vuono, Damiana Giuliani, Marinela Lala, Veronica Manzini, Francesco Mottola, Fatima Oujalal, Giulia Sferrazza, Antzela Skylo, Susanna Zaccaria, Alessia Zanin.
Sabato 18 aprile gli abiti scultura realizzati dal “Fermi”/Moda saranno indossati dalle tre attrici protagoniste dello spettacolo – Giusy Barone, Daniela Faletti, Simona Gandini – durante il reading “Aspettando LA MASNA’”.
L’appuntamento si svolge in collaborazione con la Galleria d’Arte NOVIART3, presso la stessa galleria in via Giacometti 63 a Novi Ligure, a partire dalle ore 18.
A seguire, l’apertura della mostra delle opere dell’artista Aeno dedicate allo spettacolo, insieme ai gioielli dedicati a LA MASNA’ by Kelpie. La serata si concluderà con un aperitivo degustazione offerto dal Distretto del Novese. Ingresso libero.
La prima nazionale dello spettacolo sarà invece venerdì 24 aprile presso il Teatro San Francesco di Alessandria (via San Francesco 15).