Giro del Nizza quest’anno parla anche un po’ alessandrino [Il gusto del territorio]

Nizza 1di Eleonora Scafaro

 
“Una domenica da ricordare tra le colline e i vigneti a casa dei produttori del Nizza per assaggiare in loro compagnia grandi vini e delizie della buona tavola del territorio”. E’ questo Giro del Nizza, manifestazione giunta alla quinta edizione.

Un invito imperdibile, promosso da Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta in collaborazione con l’Associazione produttori del Nizza, la Condotta colline Astigiane “Tullio Mussa” e il Comune e l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato.

Giro del Nizza si svolgerà domenica 19 aprile ed è un itinerario che coinvolge alcune tra le migliori aziende vitivinicole produttrici del Nizza.
La manifestazione non è solo un semplice itinerario tra vigne e prodotti tipici. Oltre alle degustazioni, si potranno visitare le cantine in cui viene affinato il vino.

Il programma prevede ritrovo dalle 10 alle 12, all’enoteca Regionale di Nizza Monferrato perNizza 3 le iscrizioni, il ritiro di materiali, bicchiere, pass e cartine degustazione di amaretti di Mombaruzzo di Moriondo Virginio.
Dalle 10 fino alle 18.30, poi, si potrà iniziare l’itinerario tra le colline del Nizza sia con auto, moto e bicicletta, per raggiungere le cantine e degustare vino e prodotti tipici come, tra l’altro, la robiola di Roccaverano, le friciule, il Montebore, salame cotto e crudo, subric e peperoni con acciughe o bagnetto.

In orario prestabilite, inoltre, si potrà partecipare a visite guidate al Bersano Museo delle contaminerei e delle stampe sul vino, Distillerie Berta cantine di invecchiamento della grappa, Michele Chiarlo percorso d’arte e performance dal vivo.

Le aziende che partecipano alla manifestazione sono Antiche Cantine Brema, Avezza Paolo, Bersano, Borgo Isolabella, Cantina sociale di Nizza Monferrato, Cantina sociale dei Sei Castelli, Cantina Tre Secoli, Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, Carussin di Bruna Ferro, Cascina La Barbatella, Vascina Garitina, Cascina Guido Berta, Cascina Lana, Dacapo, Distilleria Berta, Erede di Chaippone Armando, Ferancomondo, Guasti Clemente, La Gironda, L’Armangia, Malgrà, Michele Chiarlo, Tenuta dell’Arbiola.

Quest’anno Giro del Nizza passa anche da Alessandria.
La vineria MezzoLitro, infatti, oltre a mettere a disposizione per la degustazione di tutta la settimana i Nizza dei produttori che partecipano alla manifestazione, organizza il Mezzopullmangiro, un pullman di 30 posti che partirà domenica alle 9.30.
Domenica, quindi, la protagonista sarà la Barbera d’Asti Superiore, il Nizza.

“Dall’autunno del 2016 la Barbera d’Asti Superiore si chiamerà solo Nizza, un nome cheNizza 2 identifica il territorio – afferma Gianluca Morino, presidente dell’Associazione produttori del Nizza – e nel 2014 ha ottenuto la dog. L’idea del Nizza nasce più di vent’anni fa con la creazione della sottozona della Barbera d’Asti e, soprattutto, dall’esperienza di alcune aziende che già facevano questo vino”.

L’Associazione produttori del Nizza è una associazione libera, nasce nel 2002 con l’intento di valorizzare, promuovere e tutelare il Nizza e ne fanno parte 39 produttori e quattro cantine sociali.
Gli obiettivi vengono raggiunti anche grazie ad una accurata tutela e critica dei vini prodotti dagli associati stessi attraverso una degustazione alla cieca guidata, a turno, da uno dei soci dell’associazione. Ogni produttore presenta il proprio vino e, poi, lo si degusta, appunto, alla cieca individuando correzioni, imperfezioni o semplici miglioramenti.

Una nuova disciplinare ha fissato vincoli ben precisi sul Nizza continua Morino “innanzitutto il nome: si chiama proprio come il territorio che lo produce; deve essere 100% barbera e, inoltre, è stato inserito il termine riserva per il Nizza invecchiato almeno 30 mesi perché l’affinamento non può essere inferiore a 18i. Bisogna comunicare al mondo che questo vino ha una grande longevità e dobbiamo dimostrarlo”.

Dopo almeno 4/5 anni di affinamento in bottiglia il Nizza esprime si possono gustare al meglio i profumi terziari, che sono molto importanti.
Tenerlo in cantina per qualche anno e non venderlo ha un costo: occorre sempre trovare un compromesso tra commercio e qualità.
Con il progetto Nizza, poi, i produttori hanno anche stabilito un prezzo – sotto il quale non si può scendere – che oscilla tra i 10 ai 25 euro.
Il Nizza viene prodotto in 18 comuni, nella zone sud, sud – est e sud ovest dove c’è più esposizione.
Le bottiglie di Nizza prodotte, ad oggi, sono circa 300.000 ma l’obiettivo è quello di arrivare al milione per dare la giusta visibilità.

“Il Giro del Nizza promuove il vino e le cantine che lo producono – conclude il fiduciario della Condotta Colline Nicesi di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta – dobbiamo fare in modo che la gente impari a conoscere il Nizza”.
Il prossimo appuntamento con la Barbera, poi, sarà il 9 e il 10 maggio con Nizza è Barbera.