“Dopo anni di attesa da parte del settore, da febbraio abbiamo la nuova legge sugli agriturismi. La precedente norma, ormai troppo vecchia, era infatti del 1995. Per quanto riguarda i contenuti, vengono introdotti elementi rilevanti per la semplificazione e la trasparenza, finalmente portando al nostro settore l’attenzione e la considerazione che si merita – asseriscono le presidenti Samantha Repetto (Turismo Verde) e Rosanna Varese (Agriturist) durante il convegno organizzato da Cia Alessandria e Confagricoltura Alessandria, che si è svolto questa mattina alla Camera di Commercio del capoluogo piemontese.
Infatti, la nuova legge sugli agriturismi, approvata il 17 febbraio dal Consiglio regionale, è volta a valorizzare qualità ed eccellenze locali. Essa stabilisce che d’ora in avanti gli operatori dell’accoglienza in campagna della regione dovranno apportare prodotti propri o trasformati per almeno il 25 % del costo totale delle materie prima, mentre una ulteriore quota pari al 60% dovrà provenire da altre aziende agricole locali. L’intento è normare e riqualificare l’offerta del settore agrituristico con un’attenzione particolare ai prodotti agricoli tipici regionali.
Si garantisce la piena trasparenza sulle regole, compreso il ribadire che l’agriturismo è complementare all’attività agricola, si dispone che negli agriturismi ci sia la prevalenza dell’attività agricola su quella di ospitalità e di ristoro, e se ne fissano i criteri per la misurazione.
Viene anche istituita la possibilità di esercitare una forma ridotta di ospitalità, quella rurale familiare, e di utilizzare spazi per il campeggio. Per l’avvio di un’azienda è necessaria la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
Su questi argomenti hanno informato la platea Cristina Patelli e Marco Ottone, responsabili Fiscali di CIA e Confagricoltura Alessandria.
Particolare attenzione è stata anche posta al tipo di locali utilizzati per lo svolgimento delle attività e ai requisiti igienico-sanitari, elementi centrali nell’offerta agrituristica e nelle sue peculiarità, come hanno ben esposto i responsabili dell’Asl Alessandria che hanno relazionato al convegno (Marco Roveta, Luigi Bellizzi, Mario Negro, Luisa Morano e Enrico Cosmello).
Secondo i dati del censimento dell’agricoltura 2010, in Piemonte l’agriturismo si sviluppa capillarmente sull’intero territorio: nelle otto province le aziende agrituristiche erano 1068. Di queste 689 ubicate in zone collinari, 206 in zone montane e 166 in pianura. Ad Alessandria se ne contano circa duecento unità.