Il Movimento 5 Stelle di Alessandria ‘boccia’ senza mezzi termini il progetto teleriscaldamento della giunta Rossa, perché “questo sistema non è efficiente, è insostenibile, e andrà ad arricchire i soliti noti” come emerge dalle parole del relatore principale dell’incontro pubblico, l’ingegnere Paolo Tkalez, membro della Commissione Energia e Impianti dell’Ordine Ingegneri di Torino.
Ad ascoltarlo venerdì sera, alla sede della ex Circoscrizione Sud del Cristo, una cinquantina di persone, tra cui oltre agli esponenti del M5S in Consiglio Comunale, anche Paolo Mighetti, consigliere regionale pentastellato.
L’incontro “Teleriscaldamento: Bugie o Verità?” ha visto emergere molte perplessità, soprattutto asserendo che questo sistema di fornitura del calore comporterà tariffe più alte, continui costi di manutenzione e impatti ambientali negativi.
Insomma il Movimento 5 Stelle guarda negativamente al teleriscaldamento, vedendo in esso un’opera costosa e inutile e che non porterà nessun tipo di beneficio ai cittadini. In molti altri comuni del Piemonte, infatti, “il teleriscaldamento ha comportato costi maggiori ai danni dell’utente e nessuna riduzione delle emissioni”, che dovrebbero invece, secondo le stime dei fautori del progetto, ridursi in maniera significativa.
“A livello regionale manca un piano comune sull’energia o sulla distribuzione del calore – dichiara Mighetti –. Noi per ora attingiamo ai fondi europei ma manca un discorso sul teleriscaldamento. Però questo è un vero business e dobbiamo porci questa domanda: a chi giova?”
Aggiunge, inoltre, Domenico Di Filippo, consigliere comunale M5S: “Noi non siamo contrari a priori, ma vogliamo capire le condizioni che portano all’implementazione e utilizzo di questo sistema. Questa tecnologia non è innovativa, e prima di prendere una decisione, vogliamo conoscere i dati tecnici in modo da fare scelte che vadano a beneficio dei cittadini”.
Nonostante la presenza all’incontro di alcuni esponenti di Partecipazione Democratica, gruppo che comprende anche alcuni esponenti della maggioranza comunale, ma in polemica con la giunta Rossa proprio sul tema teleriscaldamento, Di Filippo tiene a precisare: “Con Partecipazione Democratica condividiamo perplessità, non le proposte. Loro fanno parte dell’amministrazione che sta portando avanti questa opera”.
Infine, sebbene i temi toccati siano stati prettamente di carattere tecnico e ambientale, lo stesso consigliere non dimentica di citare i dubbi sul ruolo che Amag avrà in questa operazione che muoverà 95 milioni di euro. “Non solo Amag verrà depauperata; io mi chiedo: che ne sarà di Ream, sua controllata, che potrebbe svolgere le stesse funzioni del teleriscaldamento?”
Repliche e contro repliche sembrano destinate a continuare, sia tra l’amministrazione e tutti i gruppi di opposizione, sia all’interno della maggioranza stessa del Consiglio, ovvero tra Pd e partiti minori. Un tema, quello del teleriscaldamento, che ancora a lungo dominerà l’agenda politica di Alessandria.
Giovanni Prati