Un mese ed un anno come sempre da prendere in esame nella nostra rubrica. E questa settimana ci catapultiamo a ritroso nel mese di febbraio del 1977 quando ai vertici della classifica di vendita discografica in Italia trovavamo un gruppo di giovani caraibici tra i grandi protagonisti di quell’epoca,un tastierista tra i ‘più veloci del west’ ed una band denominata come la città di provenienza.
Al terzo posto quel mese i Boney M, gruppo che toccò l ‘apice della carriera nella seconda metà degli anni ’70 proprio cominciando con questo singolo, il primo della loro produzione da ‘Re Mida’ ‘Daddy cool’. Facendo due conti velocissimi sono oltre 150 milioni le copie vendute in carriera da questa band caraibica, scoperta e lanciata da un produttore tedesco Frank Farian che trovò con questo quartetto simpatico, divertente e decisamente originale un progetto vincente ed una trovata commerciale da numeri extra large. Per diversi anni fu il gruppo che si giocò con gli Abba le posizioni leader nelle classifiche di mezzo mondo. Un quartetto che ebbe nella unica presenza maschile Bobby Farrell il personaggio più stravagante e simpatico in un turbinio continuo di movimenti strampalati di danza ad accompagnare le ritmiche coinvolgenti ed i ritornelli di facile impatto. Ci fu anche una causa legale con l’ex produttore Farian a metà degli anni 2000, per la proprietà e l’utilizzo del marchio ‘Boney M‘, dibattimento che fu vinto dalla famiglia di Bobby Farrell che purtroppo nel 2010, prima di una esibizione della band in Russia, morì improvvisamente a causa di un infarto. I Boney M sono tutt’ora in attività, con diverse novità nell’organico, per portare ovunque nel mondo i loro innumerevoli successi esaudendo le tantissime richieste di presenza della band in spettacoli ‘senza tempo’.
Secondo posto per un mito della tastiera Keith Emerson. Uno dei più grandi ed innovatori delle tastiere rock , mago nell’uso dei sintetizzatori . Firmò con i suoi due storici compagni d’avventura Greg Lake e Carl Palmer, per l’intero decennio dei ’70, un condensato di virtuosismo, carica ed ispirazione con lunghe suite creando sound particolari, sino ad arrivare per alcune produzioni ad una sorta di ‘Rock sinfonico’. Nel 1977, periodo nel quale la premiata ditta Emerson, Lake & Palmer, iniziò ad avere pensieri solistici, Keith Emerson fece viaggiare velocemente le dita su un classico pianoforte per un ragtime, sigla in Italia di un popolare varietà televisivo ‘Odeon’, intitolato ‘Honky tonk train blues’ di Meade Lux Lewis. Una cover azzeccatissima che fu molto apprezzata ,anche nel nostro Paese ,sino ad arrivare al secondo posto della classifica.
Il primo posto fu ad appannaggio dei Chicago. La band, dalla omonima metropoli dell’Illinois, conquista la leadership con una ballad diventata un classico della loro discografia ‘If you leave me now’. Gruppo molto attivo nella discografia in quegli anni, una sovraproduzione sospinta da un successo commerciale senza sosta per ogni loro realizzazione, dopo un esordio di carriera, alla fine degli anni ’60, caratterizzato da un jazz rock innovativo e vigoroso. If you leave me now è firmata dalla voce che la interpreta ,uno dei nomi di maggior peso e carisma della band, Peter Cetera che lasciò il gruppo per una anonima carriera solistica nel 1984. Fu una canzone che conquistò premi e riconoscimenti importanti come un Grammy e un Disco d’oro e raggiunse il primo posto nelle chart più importanti ovvero americana e britannica, oltre che in molti altri Paesi del mondo, Italia compresa.
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