Un museo nato da un sogno [Very Art]

Regina Cordiumdi Cristina Antoni

 
I capolavori della Johannesburg Art Gallery in Italia: da Degas a Picasso, al Castello Visconteo di Pavia

 

L’apertura a Pavia della bella mostra ‘Capolavori della Johannesburg Art Gallery: da Degas a Picasso’ presso le Scuderie del Castello Visconteo è un’occasione irripetibile per ammirare i capolavori del più importante museo del continente africano. Le circa settanta opere selezionate sono firmate dai principali autori della scena artistica internazionale dall’Ottocento in poi.
Lungo il percorso espositivo vi sono opere di Turner, Rossetti, Degas, Matisse, Derain, Van Gogh, Gauguin, Signac, Picasso, Warhol, Bacon, Lichtestein, che accompagnano lo spettatore in un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte, spaziando dall’Europa (Ottocento inglese, Impressionismo e neoimpressionismo francese e le avanguardie del Novecento) fino agli Stati Uniti e poi al Sudafrica, in un linguaggio che si snoda tra momenti storici, luoghi e linguaggi distinti.

La mostra sarà aperta dal 21 marzo al 19 luglio 2015.

La ricca collezione di Johannesburg deve la sua esistenza alla volontà di Lady FlorenceMancini Lady Philips Phillips (1863-1940), inglese, moglie di un magnate dell’industria mineraria, che decise trasferendosi con il marito in Sudafrica (1889) di dotare Johannesburg di un museo, per arricchirla di storia e cultura e trasformare la giovane città, da centro minerario a città vera e propria improntata ai modelli delle capitali europee. Lady Florence era certa che un museo fosse un luogo prezioso, non solo quindi uno spazio dove raccogliere opere d’arte, ma che potesse anche far crescere la coscienza civile, dove fare e promuovere cultura, un riferimento per tutti i cittadini.
Donna di grande fascino, a sua volta collezionista, determinata a portare avanti il suo sogno, vendette un bellissimo diamante azzurro per acquistare le prime opere.

L’incontro di Florence con Sir Hugh Percy Lane, grande esperto d’arte e collezionista, fu fondamentale per convincere Florence ad arricchire il museo di un gusto nuovo e discostarsi dai canoni classici della pittura inglese di fine Settecento ed inizio Ottocento, unendo a queste opere quelle dell’impressionismo francese, e da qui proseguire verso le avanguardie.
A queste collezioni si sono aggiunte negli anni le produzioni artistiche dei pittori suafricani, ai quali è dedicata una interessante sezione in mostra.
Le opere della JAG godono ormai da tempo di fama mondiale e sono visibili al pubblico dal 1910. La selezione presente a Pavia raccoglie circa settanta opere tra olii, acquerelli e grafiche. Il percorso della mostra inizia proprio con un ritratto di Lady Phillips, uno splendido dipinto firmato da Antonio Mancini.

La prima sezione del percorso è dedicato all’Ottocento inglese, dal rappresentativo acquerello di Turner ‘Hammerstein sotto Andernach’ fino al periodo Vittoriano con il bellissimo Regina Cordium (immagine di apertura) 1860 di Dante Gabriel Rossetti.La Rochelle Pall Signac

La seconda sezione offre una panoramica della pittura francese prima, durante e dopo l’Impressionismo con opere importanti quali ‘Due ballerine di Degas’. Paul Signac illumina la sala di colori che paiono appena raccolti dall’arcobaleno e con i suoi fantastici puntini che paiono realizzare un mosaico, con il bellissimo dipinto ‘La Rochelle’. Toulouse Lautrec, Bonnard, Cezanne, Guaguin, Van Gogh e molti altri raccontano il momento di passaggio tra Ottocento e Novecento.

A seguire si apre la sezBacon - studio per il ritratto di un uomoione Novecentesca, rappresentata in tutta la sua dinamica eterogeneità da illustri maestri quali Picasso, e Modigliani, seguiti dai rappresentanti degli ultimi decenni del Novecento quali Francis Bacon, con il fascinoso ed inquietante ‘Studio per il ritratto di un uomo‘, Warhol, Lichtestein e molti altri.
L’esposizione si chiude con la parte dedicata agli artisti sudafricani, alcuni molto importanti ed interessanti da conoscere quali Irma Stern e Gorge Pemba .