Una giornata intera passata accanto ai colleghi, specializzati nella gestione delle patologie cardiovascolari, per rendersi conto in prima persona di come viene preso in carico il paziente, come è seguito e quali sono i percorsi all’interno della struttura ospedaliera, quali sono le sue necessità dopo la dimissione.
È l’obiettivo dell’iniziativa “Un giorno in Cardiochirurgia” organizzata dall’Azienda Ospedaliera e dall’Ordine dei Medici di Alessandria, che da marzo a novembre vedrà ogni giorno nei reparti di Cardiochirurgia, Cardiologia e Anestesia e Rianimazione Cardiovascolare Toracica la presenza di un medico non ospedaliero in visita al “percorso del cuore” insieme ad un tutor.
Mauro Cappelletti, presidente dell’ordine dei Medici: “Questo momento formativo consente al medico di famiglia di poter meglio svolgere la funzione di counseling e di sostegno al suo paziente quando questo deve affrontare i percorsi di diagnostica cardiovascolare e/o di terapia cardiochirurgica. Inoltre consente al medico specialista e del territorio di poter confrontare le proprie esperienze cliniche e integrare le reciproche forme di linguaggio e comunicazione”.
Domenico Mercogliano, responsabile della Cardiochirurgia, spiega: “L’iniziativa formativa dedicata a tutti i colleghi iscritti all’Ordine è nata per sottolineare il percorso di integrazione con il territorio: la cardiochirurgia da sola non esiste, ma opera in quanto inserita in un percorso, che a sua volta parte dal territorio e vi ritorna. Esiste una differenza di competenze specifiche che necessitano di confronto e di aiuto della clinica, per prendersi cura della persona e non solo dell’organo. Con questo spirito è nata l’iniziativa che vede il percorso del paziente cardiologico al centro dell’attenzione dei colleghi non ospedalieri, che avranno modo di seguire tutte le fasi da noi attivate”.
Il programma, con l’ingresso dalle 8.30, prevede l’ingresso del paziente presso l’accettazione, uno studio coronarografico ed elettrofisiologico, il giro visita presso il reparto di degenza e la terapia intensiva, l’osservazione di quanto avviene in sala operatoria, fino alle dimissioni del paziente. Una giornata di affiancamento delle attività dei professionisti aziendali, per comprendere al meglio il trattamento del paziente e le sue necessità una volta dimesso.
Linda Martuscelli, responsabile della Anestesia e Rianimazione Cardiovascolare Toracica, spiega il ruolo della struttura nel “percorso del Cuore”: “Il paziente normalmente viene ricoverato presso l’Anestesia e Rianimazione Cardiovascolare Toracica per ristabilire i parametri vitali a seguito di un intervento di cardiochirurgia; è importante sottolineare come tutto il percorso sia ad alto impatto vi sia la necessità di garantire un’attività a ciclo continuo, 24 ore su 24, durante la quale l’intensità di cura mantiene sempre lo stesso livello elevato. Vi sono inoltre episodi acuti, in cui i pazienti accedono immediatamente presso la struttura per ricevere cure altamente intensive ed essere stabilizzati”.
Gianfranco Pistis, direttore della Cardiologia puntualizza: “La cardiologia occupa un ruolo importante del percorso del cuore perché il primo impatto del paziente cardiologico avviene spesso con questa struttura ed in particolare con l’unità coronarica, l’area intensiva cardiologica dove viene ricoverato il paziente nella fase acuta. L’emodinamica e l’elettrofisiologia sono i due servizi della cardiologia in grado di offrire al paziente tutti gli interventi e le procedure all’avanguardia che la tecnologia mette a disposizione per ogni tipo di problematica, evitando che il malato debba spostarsi in altri centri. Quindi si può dire che il “percorso del cuore” è in grado di dare una risposta, a 360 gradi per qualsiasi tipo di patologia cardiaca e le unità che vi operano, cardiologia, cardiochirurgia, terapia intensiva, unità coronarica, elettrofisiologia, emodinamica ecc, lavorano In modo armonico al raggiungimento di questo risultato”.
Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera: “Questo progetto rientra tra le iniziative che l’Azienda Ospedaliera realizza a favore dei propri pazienti, che compendia la multiprofessionalità e la multispecializzazione, in un percorso unitario nell’ottica della migliore integrazione e collaborazione possibile con i medici non ospedalieri. Siamo felici di poter lavorare con l’Ordine dei Medici anche a questo progetto come a tanti altri, che testimoniano la volontà comune di portare sempre più al centro di tutta l’organizzazione sanitaria il paziente e la miglior cura possibile”.
Le informazioni di dettaglio del percorso formativo sono disponibili sul sito dell’Ordine dei Medici di Alessandria.