Ha avuto come tematica principale la rielezione delle rsu (rappresentanze sindacali di base), che da martedì 3 a giovedì 5 marzo porterà al voto in Italia circa 3,3 milioni di lavoratori del pubblico impiego come Sanità, Pubblica Amministrazione, Enti Locali e Scuola, la seconda “Giornata della condivisione”, che si è svolta martedì nel salone Baravalle della sede Cisl di via Tripoli 14 ad Alessandria con un programma articolato, partito alle 9 e proseguito sino alle 18.
La RSU, assieme alle sigle sindacali firmatarie del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro), rappresenta i lavoratori nelle rielezioni sindacali in ogni singolo luogo di lavoro, è eletta sulla base dei voti espressi da almeno il 50% più uno dei lavoratori e dura circa tre anni. Il suo rinnovo, in tutti i comparti del pubblico impiego, offre la possibilità al lavoratore stesso, iscritto o meno ad un sindacato, di scegliere un proprio rappresentante. Diritto esteso anche al personale a tempo determinato.
Decisamente delicata la tematica della giornata di incontro. Quello degli impiegati pubblici in Italia è un numero stimato in forte e costante declino, causato da un blocco dei contratti pubblici che ormai da cinque anni attende di essere rinnovato (e con la cosiddetta “vacanza contrattuale” bloccata forse fino al 2018) oltre ad una ormai pressoché totale assenza di concorsi.
“Nel pubblico impiego, in Italia, l’età media dei lavoratori è di circa 53 anni, al di sotto dei 30 c’è solo un misero 3%” ha tenuto a sottolineare, in conferenza stampa, Francesco Guidotti, Segretario Confederale Unione Cisl Piemonte Orientale, presente assieme a Fabrizio Sala, Segretario Generale Cisl Fp Alessandria-Asti e Sergio Didier, Segretario Generale Cisl Alessandria “con queste elezioni la Cisl vuole tornare vicino ai proprii lavoratori. Teniamo presente che le RSU, ad oggi devono affrontare due problemi: uno legato ad un fattore economico, l’altro ad un mancato ricambio generazionale.”
Giusto per dare qualche dato, in Italia si contano 58 impiegati nella Pubblica Amministrazione ogni mille abitanti, quasi come la Germania che ne conta 54. Ma nel nostro Paese gli ultimi dieci anni hanno segnato un calo nel numero dei dipendenti pubblici (-4,7%) mentre in altre nazioni, come Irlanda o Spagna, si sono registrati aumenti del 36,1% e del 29,6%, in Belgio del 12,8%, nel Regno Unito del 9,5%, in Francia del 5,1%,nei Paesi Bassi del 3,1% infine in Germania del 2,5%.
L’Italia sarebbe, inoltre, all’11,1% per quanto concerne spesa del pubblico impiego gravante sul Pil.
“Il riscatto dei dipendenti pubblici può svilupparsi attraverso tre campi: conoscenza del ruolo, rinnovo dei contratti, riforma della pubblica amministrazione” le parole di Sergio Didier “non si può pensare di risolvere un problema spinoso come questo solo attraverso social networks come Facebook o Twitter (frecciatina al governo attuale?) tenendo anche conto di un discorso, ormai cronico, come quello della disoccupazione giovanile con ragazzi e ragazze ormai costretti a contratti saltuari e con la prospettiva di una pensione che, semmai arrivasse, sarebbe davvero bassissima”.
E in questo senso è stata ideata la “Giornata della Condivisione”: per trovare soluzioni, sviluppare potenzialità, far partire l’innovazione e vedere riconosciuto il lavoro. Spunti, questi, per discutere di contratti bloccati e turn-over, ma anche di trasparenza, riforma e riorganizzazione con, si auspica, chiarezza e concretezza.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14, sono poi state convocate le Assemblee degli iscritti di Alessandria e Asti, alla presenza di Renato Bianco, Dirigente del Comune di Casale Monferrato, e Roberto Moro, Dirigente del Comune di Novi Ligure.
Roberto Cavallero