La seconda “Giornata della condivisione” ideata dalla Cisl Funzione Pubblica di Alessandria Asti, avrà luogo nel Salone Baravalle della Cisl in via Pontida 33 in Alessandria, con un programma articolato, martedì 24 febbraio dalle ore 9,oo sino alle 18,oo con tema principale la rielezione delle RSU, le Rappresentanze Sindacali Unitarie, che da martedì 3 a giovedì 5 marzo porterà al voto in Italia circa 3,3 milioni di lavoratori del pubblico impiego (per fare un raffronto corretto, i dipendenti pubblici sono 5,5 milioni in Francia e 5,7 milioni in Gran Bretagna, due Paesi che hanno un numero di abitanti quasi pari al nostro).
Quello degli impiegati pubblici in Italia è un numero in forte e costante calo, causato dal blocco dei contratti pubblici che attendono di essere rinnovati da cinque anni (con vacanza contrattuale bloccata forse sino al 2018), come pure dalla pressoché totale assenza di concorsi.
La RSU, insieme alle sigle sindacali firmatarie del CCNL, rappresenta i lavoratori nelle relazioni sindacali in ogni singolo luogo di lavoro, viene eletta sulla base dei voti espressi da almeno il 50 per cento più 1 dei lavoratori e dura in carica tre anni.
La Cisl Fp ha presentato liste anche nelle Amministrazioni Pubbliche dei territori provinciali di Alessandria ed Asti, già con un buon risultato all’attivo essendo presente in ben 35 Comuni in più rispetto alle elezioni del 2012.
Nel corso della giornata interverranno alcuni relatori qualificati, fra i quali il Segretario Generale Cisl Fp Alessandria-Asti, Fabrizio Sala, ed il Segretario Confederale Unione Cisl Piemonte Orientale, Francescantonio Guidotti, con argomentazioni di carattere pratico che riguarderanno diversi aspetti della contrattazione decentrata ed i compiti che coinvolgeranno i nuovi eletti.
I lavori saranno condotti saranno coordinati da Claudio Braggio, esperto di comunicazione e spettacolo oltre che rappresentante Rsu, il quale nel corso della mattinata condurrà un focus group ad invito sui temi del pubblico impiego. Per il pomeriggio, dalle ore 14,oo sono convocate le Assemblee degli iscritti di Alessandria e Asti, con particolare riguardo ai candidati Cisl Fp, che avranno anche la possibilità di ascoltare due dipendenti pubblici con incarichi di grande responsabilità, Renato Bianco, Dirigente del Comune di Casale Monferrato, e Roberto Moro, Dirigente del Comune di Novi Ligure.
Il rinnovo delle Rsu in tutti i comparti del pubblico impiego è un grande momento di democrazia nei luoghi di lavoro, perché sono i lavoratori stessi, iscritti o meno a un sindacato, a scegliere i propri rappresentanti; un diritto finalmente esteso anche al personale a tempo determinato.
La prima “Giornata della condivisione”, giovedì 2 ottobre 2014, è stata palcoscenico designato per la partenza delle iniziative di mobilitazione dei lavoratori del settore pubblico (sabato 18 ottobre e quindi sabato 8 novembre).
Un evento innovativo ideato per mantenere un costante rapporto diretto con iscritti e simpatizzanti, nonché occasione preziosa per riflettere in modo ampio sulla macchina della Pubblica Amministrazione, giunta ormai al collasso. La Cisl Fp svolge funzione propositiva, come testimoniano le dieci idee-guida per l’azione delle Rsu, protagoniste del cambiamento che si innesca giorno dopo giorno, dal basso, costruendo percorsi e accordi per dare valore alle professionalità e alle competenze, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori pubblici. Idee sintetizzate per trovare soluzioni, sviluppare potenzialità, far partire l’innovazione e veder riconosciuto il lavoro: spunti per discutere di contratto (bloccato) e turn-over, trasparenza, riforma e riorganizzazione, con chiarezza e concretezza, come è nel modo di fare sindacato della Cisl tutta.
Un compito reso difficile anche dalle storie strampalate che girano sul conto dei lavoratori pubblici, prima fra tutte quella del presunto numero esagerato di dipendenti (considerazione riferita a casaccio, senza rapportarsi all’utilizzo). In Italia si contano 58 impiegati nella Pubblica amministrazione ogni mille abitanti, quindi siamo al livello della Germania che ne conta 54, più bassi della Svevia dove sono 135.
Nel nostro Paese, però, negli ultimi dieci anni il numero dei dipendenti pubblici si è ridotto del 4,7%, mentre ad esempio in Irlanda e in Spagna si sono registrati aumenti del 36,1% e del 29,6% (sempre in tema di aumenti in Belgio siamo a 12,8%, Regno Unito 9,5%, Francia 5,1%, Paesi Bassi 3,1%, Germania 2,5%).
La spesa per il pubblico impiego grava maggiormente sul PIL in Danimarca (19,2%), Svezia (14,4%), Finlandia (14,4%), Francia (13,4%), Belgio (12,6%), Spagna (11,9%), Regno Unito (11,5%), Paesi Bassi (10%), Austria (9,7%) e Germania (7,9 %). L’Italia sarebbe ora all’11,1%, ma c’è chi si diverte a parlare di tagli alla spesa pubblica, senza tener conto che i servizi offerti sono quelli gratuiti o comunque a basso costo per i cittadini, soprattutto quelli non abbienti.