Spesso in politica si dichiara che chi amministra deve porsi “al servizio degli amministrati” e che ciò implica l’impegno a non agire per interesse personale.
Si dichiara anche che la politica e i suoi attori devono essere concreti, devono seguire la regola “fatti e non parole”.
Invece quando i politici entrano nel merito degli interessi monetari non dei comuni cittadini ma dei loro e devono decidere per questi…ogni buon proposito si va a far benedire e la tutela del loro profitto si pone sopra ogni altro interesse. E ogni critica a questo viene bollata come “pura demagogia”.
Vorrei portare all’attenzione della cittadinanza alessandrina, un fatto. Semplice, quasi banale ma che fa riflettere sui concetti di servizio, di concretezza e di senso civico.
Chi scrive ha rinunciato a percepire il gettone di presenza previsto per i membri del consiglio comunale; mi pareva un gesto naturale davanti ai sacrifici che venivano richiesti ai cittadini.
La mia rinuncia, sono membro effettivo di una sola commissione consigliare permanente ed ho partecipato a 89 sedute, ha portato nel Comune ad un risparmio annuo di 2.176,66 Euro. Pensate a questa cifra come a una ” media ” e moltiplicatela peri 32 consiglieri presenti.
Sono quasi 70.000,00 euro.
Maurizio Sciaudone
Consigliere al Comune di Alessandria