Nel rispondere ad una mia interrogazione sulla gestione delle nascite in emergenza presso l’ospedale di Acqui Terme (AL), l’Assessore alla Sanità Antonio Saitta sembra appellarsi più alla fortuna che all’organizzazione.
Infatti, nel leggere la risposta prodotta dal Direttore Sanitario dell’ASL di Alessandria, emerge che “nei casi di impossibilità di trasferimento della partoriente presso l’ospedale di Alessandria è previsto il parto in loco assistito dai medici dell’Ospedale secondo le proprie capacità. Il caso ha voluto che l’evento 04/02/2015 ore 10.09 si sia verificato in orario di copertura ambulatoriale”.
Sempre lo stesso Direttore indica successivamente come “fortunatamente tutto sia andato bene….”.
Precisando che definire la nascita di un neonato “evento 04/02/2015 ore 10.09” non presuppone quella che gli addetti ai lavori definiscono umanizzazione delle cure, ci auguriamo che tutto continui ad andar bene e che le partorienti in emergenza si presentino sempre in orario ambulatoriale.
Tutti gli assessori che in questi anni si sono succeduti hanno sempre motivato la chiusura del punto nascite di Acqui adducendo motivi di appropriatezza. Scopriamo adesso che la riorganizzazione della rete ospedaliera passa attraverso un colpo di fortuna!
Arrivati a questo punto sarebbe necessario, quantomeno, dotare l’ospedale di Acqui Terme (AL) di un’ambulanza STAM per emergenza neonatale in modo da intervenire tempestivamente, senza affidarsi solo alla fortuna.
Paolo Mighetti
Consigliere regionale M5S Piemonte