Mare mosso nella politica alessandrina [Controvento]

Comune di Alessandria 3di Ettore Grassano

 

La politica alessandrina ribolle. Nelle ultime settimane una serie di segnali di aperto dissenso rispetto alle scelte dell’amministrazione di Palazzo Rosso (ultimo ed eclatante casus belli, il progetto Grande Amag, dal teleriscaldamento ai rifiuti, fino alla querelle sugli stipendi del management) sono emersi sia sul fronte del centro destra (in verità per singola iniziativa del consigliere Locci), sia nel centro sinistra, dove da mesi Cesare Miraglia con i suoi Moderati rappresenta una vera ‘spina nel fianco’ per il sindaco Rossa e i suoi fedelissimi.

A ben guardare, però, anche all’interno dello stesso Pd non manca chi ‘arriccia il naso’, e prende le distanze dalla giunta privatamente (“non mi citare, ma sono molto preoccupato”), sia ufficialmente, come ha fatto di recente il Pd cittadino guidato da Massimo Brina in merito alla vicenda dei cospicui aumenti per i manager Amag.

Meno incisivi, in questa fase, gli esponenti del Movimento 5 Stelle: che hanno sì ridadito (si rilegga la recente intervista di Angelo Malerba, o anche la presa di posizione sulla questione Amag) il proprio assoluto dissenso rispetto all’amministrazione, ma danno l’impressione di aver perso, almeno per ora, la loro energia dirompente. E si dice pure che siano piuttosto ‘spaccati’ al loro interno. Sarà quindi interessante valutare gli sviluppi del Movimento, e anche la sua volontà di ‘spendido isolamento’, piuttosto che appunto la disponibilità a confrontarsi nel merito dei progetti con altri ‘pezzi’ del sistema politico locale.

Ma proprio oggi ad Alessandria siamo di fronte ad un passaggio politico importante, che gli osservatori più avveduti non possono non aver colto.

Partecipazione Democratica infatti, “Iniziativa promossa da una pluralità di forze politichePartecipazione democratica collocate nell’area del centrosinistra aperta a circoli, associazioni e cittadini che vogliono svolgere un ruolo attivo per il bene della nostra città”, cone recita il comunicato di presentazione, è in realtà qualcosa in più, ci pare di capire, rispetto ad un semplice osservatorio politico, che proporrà incontri e dibattiti.

I suoi promotori (in prima fila Cesare Miraglia e Felice Borgoglio, figura che per statura politica e percorso personale non serve qui ripresentare) non nascondono un atteggiamento che non è più solo di critica preoccupata, ma di ricerca attiva di un’alternativa. Da capire, naturalmente, quale sarà l’atteggiamento di Sel e Comunisti Italiani, ma anche del mondo dell’ambientalismo, e dell’area Tsipras (che al momento non appare tra gli aderenti a Partecipazione Democratica). L’impressione però è che una parte del centro sinistra stia cercando di ‘smarcarsi’ per tempo agli occhi della cittadinanza, e che all’interno dello stesso Pd esistano posizioni divergenti.

Mare mosso, dunque. Ed è evidente che diversi player citati in queste riflessioni stanno già pensando al prossimo turno elettivo comunale. Nella primavera del 2017, secondo il calendario ufficiale della politica. Ma c’è chi è pronto a scommettere che i tempi si accorceranno.

Intanto, il prossimo appuntamento è per venerdì sera alla ex Taglieria del Pelo. Dove Partecipazione Democratica preannuncia una serata ad alta intensità politica. Ci saremo.