Viareggio in dissesto chiama Alessandria: si salvi chi puo’!!

Crisi 2La recessione è finita, ora inizia la miseria (Anonimo)

 
Che il vostro comune non fosse l’unico dissestato lo si sapeva da tempo, ora infatti è iniziato l’effetto cascata e così Viareggio non regge, la giunta si dimette, arriva il commissario, tariffe al massimo, esuberi, tagli etc…etc…

La cosa che suscita perplessità è la consulenza chiesta ad Alessandria, prima città in questa situazione e in fase di “risanamento”. Facciamo il punto della situazione. Quali problemi sono stati risolti ad Alessandria e con quali strumenti? Lo strumento è stato uno solo: tasse.
Forse si è risolto il problema delle partecipate? Certo nessuno fortunatamente ha perso il posto (a parte i contratti a tempo) ma gli esuberi c’erano e rimangono un problema, Amiu è fallita e ATM agonizza. I creditori hanno percepito o percepiranno il 40-50% di ciò che spetta loro, con la conseguenza che chi ha fino ad oggi ancora retto l’urto rischia di non farcela in futuro, e lì sì che si sono persi e perderanno posti di lavoro.

Il Ponte era così indispensabile? E le risorse del PISU, vista l’eccezionalità della situazione, non potevano essere dirottate in altri contesti? Nel frattempo la città agonizza, fabbriche e botteghe chiudono a ritmo vertiginoso. Credo che il problema non sia più il dissesto ma leggi come il patto di stabilità che di fatto oggi nessuno riesce più a rispettare. Dove sta la giustizia se un imprenditore in difficoltà deve pagare allo stato ogni singola moneta dovuta con gli interessi, ma lo stato non pagando gli stessi li conduce al fallimento? Quale principio permette ad un ente di pagare metà del dovuto ai creditori, e al contempo di chiedere loro tasse intere e addirittura aumentate?
Come si può lontanamente immaginare che in un simile contesto l’economia riparta?

Il ministro greco, senza entrare in discorsi economici poco consoni a noi filosofi, ha detto una cosa semplicissima: “se per pagare i debito devo uccidere il mio popolo, prima risaniamo e poi pagheremo”. La strada è sbagliata,le leggi pure. Ma forse in un simile contesto potrò anch’io finalmente trovare un lavoro, il risanatore.
La famiglia in difficoltà mi chiama e io intervengo, stacco il riscaldamento,l’acqua calda, concedo luce per poche ore al giorno, vuoto il frigo e acquisto per i famigliari scatole di lenticchie. Non so se sopravviveranno, ma il mio compito era di risanare il bilancio familiare, mica loro. O no?
Diogene  ‘il cane’