Controlli con telelaser, il quartiere Borsalino non va dimenticato

Il problema della viabilità pericolosa ad Alessandria esiste da tempo e si è particolarmente accentuato da quando si è smesso di presidiare il territorio.

Sin dal 2010 è stata più volte evidenziata la questione precisando che il problema sussiste non tanto nel centro, ma nei viali e nei quartieri periferici,in particolare dove ci sono strade che consentono a una certa categoria di automobilisti che si sentono piloti di formula uno, di percorrerle a velocità sostenuta senza alcun rispetto per i limiti di velocità.

Gli stessi non si preoccupano di mettere a rischio l’incolumità di pedoni e ciclisti (notoriamente le fasce di utenti più deboli della strada) che, in caso di incidente, hanno la peggio.

In tal senso si è sempre sostenuto che era necessario ridefinire i compiti della Polizia Municipale, allo scopo di presidiare il territorio con agenti dotati di telelaser oltre alla rimessa in funzione delle telecamere, quale unica soluzione per prevenire comportamenti indisciplinati di alcuni automobilisti, che oltre a mettere a rischio in taluni casi la vita umana, in altri casi con soste selvagge creano intralcio alla circolazione.

Ma la risposta in merito è sempre stata la stessa, non è possibile praticare tale controllo per insufficienza di agenti in organico.

Ora però stando a quanto si apprende dai media, pare che ci sia l’intenzione di riattivare una squadra di agenti dedicata ai controlli con i telelaser.

L’obiettivo è fare una buona prevenzione con controlli a tappeto in tutta la città, quartieri periferici compresi, ma come al solito si citano solo il Cristo e gli Orti. La notizia ovviamente è confortante, dato che si è finalmente compreso che il problema in questione si può risolvere anche con un organico ridotto. Occorre ricordare che negli ultimi anni il traffico nel quartiere Borsalino è aumentato a dismisura in quanto viene attraversato dalle auto e a volte anche dai mezzi pesanti, anche per evitare il semaforo di via Marengo.

Inoltre via Moccagatta (una strada a quattro corsie) è considerata come fosse la pista di un autodromo e viene percorsa a velocità elevata dalle auto, che proseguono in via Don Giovine (una delle strade più popolose della città) senza rispettare la Zona 30, mettendo così a serio rischio l’incolumità dei residenti e non solo.

A questo proposito, visto che come solitamente succede il quartiere Borsalino non viene preso in considerazione (infatti nel regolamento delle rappresentanze territoriali relativamente al Quartiere Nord non viene nemmeno elencato) si spera che almeno in questa occasione alfine di tutelare la sicurezza dei cittadini si voglia fare un’eccezione.

Pier Carlo Lava – Alessandria