Rinegoziare il debito fa bene all’Italia e all’Europa

Al termine della giornata romana abbiamo incontrato con la brigata Kalimera Alexis Tsipras. L’incontro di Alexis Tsipras con i vertici delle Istituzioni del nostro Paese apre in Italia una riflessione e una discussione pubblica che sono ormai dibattito aperto in tutta Europa e non solo, come dimostrano le parole del Presidente Obama.

Le questioni poste da Tsipras non riguardano solo la Grecia ma propongono un cambiamento di rotta di tutta l’Europa cui l’Italia é interessata per rinegoziare i debiti sovrani.

In Europa è aperto un grande problema di democrazia e i popoli Europei chiedono che lo si affronti. Le politiche di austerità non hanno risolto i problemi della crisi ed hanno aggravato gli stessi debiti pubblici creando sofferenze insopportabili per le popolazioni.

Continuare a mantenere in vita organismi come la Troika significa non tenere in conto il bisogno di democrazia non più rinviabile. Il problema dei debiti va affrontato in una conferenza europea che non solo affronti il tema di come ridiscuterli in modo condiviso e solidale ma ponga finalmente il tema di quella mancata armonizzazione delle politiche economiche che fa sì che gli squilibri siano destinati ad aggravarsi,diventare strutturali e creare nuovi debiti. Per questo le proposte avanzate da Tsipras sono assolutamente condivisibili.

In una realtà a moneta unica è necessario evitare che, come sta accadendo, si operino vere e proprie dinamiche di dumping interno che costruiscono i surplus di alcuni ( in primis Germania) ai danni di tutti gli altri. È evidente la necessità di avere piani di New deal sociale e ambientale a dimensione europea. Va rivisto anche tutto il sistema finanziario europeo, e il ruolo della Bce, per porre fine alle speculazioni finanziarie, alla speculazione sui prestiti e far sì che si abbia la possibilità di disporre di finanziamenti europei ingenti e indirizzabili verso lo sviluppo e la coesione.

L’Altra Europa è impegnata affinchè che dall’Italia giungano risposte positive. L’Italia ha un debito particolarmente alto e soffre moltissimo socialmente ma anche nei propri settori produttivi il peso della austerità della assoluta mancanza di un disegno di politica industriale e della mancanza di politiche di vera integrazione europea. l’Italia dovrebbe lavorare anche a una nuova centralità del Mediterraneo per una ridefinizione complessiva dell’Europa.

Noi abbiamo apprezzato molto il fatto che le prime, importantissime, misure prese dal governo di Tsipras siano state volte a far uscire il proprio popolo dalla sofferenza, a primi risarcimenti sociali, al ripristino di potere dei lavoratori e al blocco delle svendite dei beni pubblici. Siamo convinti che solo cosi possa ripartire l’economia. Sono misure opposte a quelle prese dal governo Renzi e anche per questo ci auguriamo che si apra una riflessione di fondo.

L’Altra Europa con Tsipras farà tutta la sua parte nel sostenere il governo Tsipras e il cambiamento in Europa e in Italia. Con Syriza, con Tsipras e con il popolo greco si è costruita da parte nostra una relazione profonda che ci ha visti orgogliosi di presentare una lista con il suo nome alle Europee e felici di condividere loro gioia per la vittoria ad Atene. Crediamo che sia quanto mai indispensabile e urgente che anche in Italia si crei un soggetto unitario che affianchi Syriza e Podemos nella sfida per cambiare L’Euopa. Siamo convinti che per farlo non si tratti di fare solo come loro ma con loro. Il nostro impegno dunque è perché si realizzino in Italia e in Europa grandi coalizioni sociali di cambiamento che vedano protagonisti i popoli europei della costruzione di un’altra Europa.

L’altra Europa con Tsipras