Le Botteghe Storiche di Casale contro l’amministrazione comunale

Il direttivo di Botteghe Storiche, associazione che annovera decine di attività commerciali, è consapevole di dover giocare un ruolo da protagonista nell’individuare proposte che aiutino a sostenere e a rilanciare il commercio della città di Casale, in questo momento storico di grave difficoltà locale e non solo.

Siamo altresì consapevoli che i risultati migliori non arrivano mai con intuizioni solitarie, ma con un concreto lavoro di squadra e che questo metodo di condivisione non vuol dire omologazione o appiattimento alle idee altrui e quindi tutti dobbiamo impegnarci con  i soggetti pubblici e privati per realizzare i progetti più utili al comparto del piccolo commercio.

Proprio per le ragioni sopra esposte vorremmo capire e comprendere le ragioni che hanno indotto l’amministrazione comunale ad adottare la delibera del 17/12/2014 in cui si destinano € 67.300 a copertura parziale del progetto ecommerce proposto da un’unica associazione.

Con tale delibera si viene a conoscenza che una cospicua parte degli oneri di urbanizzazione, derivanti dalla grande distribuzione e che porterà un danno enorme alle attività di vicinato, come le nostre, viene destinata a tale progetto e non riusciamo a capire perché.

Devono essere i commercianti che attraverso la partecipazione al bando scelgono come distribuire queste risorse e non l’amministrazione che promuove, boccia o dà le pagelle ai progetti. Questo non è comprensibile, così come non è comprensibile che detto contributo, che è finanziato con parte degli oneri di urbanizzazione destinati secondo dettami a favore dei commercianti, TUTTI, venga erogato ad un’unica associazione direttamente e ancora prima di sostenere i costi inerenti al progetto e non a seguito di spese già sostenute come è sempre stata la prassi finora adottata.

Ribadiamo quanto già detto in svariate occasioni, l’amministrazione dovrebbe pubblicare un bando con i progetti/proposte/idee che sono arrivate da tutte le associazioni e poi saranno i commercianti a scegliere a quale aderire.

Questa si chiama trasparenza, e in questo modo potremmo sapere quanti commercianti hanno aderito ai singoli progetti proposti, senza sentire numeri di presunti seguaci, francamente, poco credibili.

Diciamo questo a seguito di dichiarazioni verbali che l’amministrazione comunale  ha affermato nella riunione del 23 dicembre 2014, presenti: Assessore Francesco Martinotti, Dr. Daniele Martinotti, Dr. Diana, CONFESERCENTI, Botteghe Storiche, Consorzio Casale C’e’. In detta convocazione si è specificato che il suddetto contributo dovrà essere restituito integralmente da parte dell’associazione che ha ottenuto i denari di cui sopra (€ 67.300) se il progetto non coinvolgerà una ragguardevole percentuale di commercianti casalesi.

Qual è una ragguardevole percentuale per l’amministrazione comunale? E perché non procedete con il metodo che vi abbiamo suggerito e qui, ancora una volta, proponiamo?

Laura Mara
Presidente dell’associazione Botteghe Storiche