Si chiama “La comunità spaesata. Quattordio: la parabola di un paese industriale” il progetto che si pone lo scopo di analizzare la parabola sociale e culturale di Quattordio, prima centro agricolo, poi grande polo industriale alle porte di Alessandria e ora, con il crollo del settore industriale, paese dall’identità smarrita.
Un progetto fotografico e letterario che verrà presentato il 19 febbraio a Palazzo del Monferrato, in Alessandria, supportato dal finanziamento in crowdfunding fornito dall’azienda Starteed.
L’evento, promosso dal Comune di Quattordio e sviluppato da una ricerca sociologica del professor Guido Borelli, del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università Piemonte Orientale, intende ridare slancio a una comunità originariamente agricola, diventata improvvisamente industriale e, oggi, appunto “spaesata”, dove le industrie hanno ceduto il passo a nuove multinazionali, peraltro non in grado di assorbire il tessuto sociale come ai tempi d’oro dell’industria anni 70’ e 80’.
Il Professor Borelli definisce il declino del paese come “normale, senza i grandi drammi che hanno avvolto, ad esempio, l’Ilva.” Il fenomeno si può inserire in un trend nazionale in cui il settore industriale arranca, diminuendo anno dopo anno. L’ industria esiste ancora, ma non appartiene ai quattordiesi, il numero degli occupati è sensibilmente calato. “Eppure Quattordio ha avuto un peso importante” continua Borelli “È la Capitale del Colore. Basti pensare la sua eccellenza nel campo delle vernici: qui vengono prodotte le scie colorate delle Frecce Tricolori, il rinomato rosso Ferrari, le vernici mimetiche per i mezzi militari. Ricordiamo anche il settore dei cavi e dei materiali di rivestimento. Tutto ciò è stato possibile grazie all’intuizione e all’abilità di due ingegneri, Fracchia e Pettazzi, che hanno creato la Quattordio industriale”.
Attorno alla grande occupazione garantita dall’industria, e al sistema di Welfare e aiuto socio-assistenziale che le stesse aziende fornivano alla comunità, però, non è stato creato uno spazio pubblico, visto che gli stessi proprietari erano anche gli amministratori del Comune. Questa è una mancanza che ora si sente. “Gli abitanti di Quattordio sono apparentemente distaccati, non si lasciano coinvolgere, con la fine dell’industria è venuta a mancare l’identità e per le nuove generazioni sarà più dura”, afferma il primo cittadino Alessandro Venezia. “Da qui nasce l’esigenza di una ricerca sociologica, per capire il nostro futuro”.
Il Professor Borelli ha cominciato la propria ricerca intervistando 5 persone, e poi altre indicate dalle stesse in modo da costruire un quadro sociale ampio di Quattordio. Un lavoro di 3 anni che ha visto l’impiego della fotografia per dare risalto ai luoghi e alle persone. I 73 ritratti cittadini di Borelli verranno esposti appunto al Palazzo del Monferrato dal 19 febbraio per tre settimane.
Dopo di che, sarà compito della comunità e del Comune riflettere su se stessi, capire da dove si arriva e dove si sta andando, per ricreare una comunità con un’identità propria, che senta e viva il paese e la sua realtà. Un borgo che ritorni a essere dinamico e vibrante, creando quello spazio pubblico di cui abbiamo già evidenziato la mancanza.
Qual è il futuro di Quattordio per il Professor Borelli?
“Non possiamo vivere da nostalgici” avverte “la realtà industriale di un tempo non ritornerà. Ci sono nuove prospettive di tipo culturale e turistico.”
Certo nell’epoca in cui le nuove generazioni lasciano i paesi e le province per confrontarsi con realtà sempre più grandi e globali, la ricerca di Quattordio può essere utile a capire e risolvere un trend che indebolisce sempre di più le aree più piccole. Affinchè i quattordiesi non possano più dire delle fabbriche: “là ci lavorano tutti, tranne noi.”
Intorno ai risultati della ricerca sono in programma numerose iniziative.
Si inizierà il 19 febbraio a Palazzo del Monferrato di Alessandria con l’inaugurazione di una mostra fotografica con 73 ritratti di cittadini di Quattordio, realizzati dallo stesso Borelli, attivo nel campo della fotografia sociale. In quella data sarà disponibile al pubblico il libro La comunità spaesata.
Nelle tre settimane di apertura della mostra sono previsti diversi eventi collaterali: un convegno sugli studi di comunità (12 Marzo, mattina), la presentazione-discussione del libro La comunità spaesata (12 Marzo, sera), un workshop di fotografia di ritratto, visite guidate delle scuole.
A rendere questo progetto ancora più ambizioso è lo strumento scelto dall’amministrazione comunale per co-finanziarlo: il crowdfunding o finanziamento collettivo. Consiste in una pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse, solitamente attraverso il web. Con l’aiuto di Starteed, azienda che sviluppa soluzioni nel mercato del crowdfunding, l’amministrazione comunale ha creato una piattaforma di raccolta fondi ospitandola sul proprio sito all’indirizzo mostra.comune.quattordio.al.it
La campagna parte oggi con l’obiettivo di co-finanziare la mostra fotografica con un primo step economico da raggiungere di 10 mila euro.
Ma c’è dell’altro. La piattaforma resterà attiva fino alla fine del 2015 con lo scopo di raccogliere risorse sufficienti a produrre un documentario sulla ‘Capitale del Colore’, da utilizzare sia come documento prodotto collettivamente da Quattordio e dalle sue industrie, sia come strumento di marketing per successive campagne di sviluppo locale, e successivaemente allestire un Centro Documentazione. I promotori auspicano la creazione di un luogo fisico e virtuale in cui raccogliere le testimonianze storiche sul paese, per far ritrovare ai cittadini il senso di appartenenza alla comunità locale e alle nuove generazioni il piacere della scoperta di un patrimonio storico, culturale ed economico che altrimenti rischierebbe di andare perduto.
Il Progetto “La comunità spaesata. Quattordio: la parabola di un paese industriale” è realizzato con il sostegno del Comune di Quattordio; con il patrocinio di Comune di Alessandria e Provincia di Alessandria; con il contributo di Camera di Commercio di Alessandria, Elantas Italia Srl, Essex Italy Spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, PPG Industries, Prysmian Cavi Sistemi Italia Srl, Ve.Co Srl; con la collaborazione di Dipartimento Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali Università del Piemonte Orientale, LaST – Laboratorio Sviluppo e Territorio, Palazzo del Monferrato, Associazione Nazionale Fotografi Professionisti.