Il trimestre d’inverno mostra i segni di una economia nazionale ancora fragile, anche se il 2015 si apre, a livello globale, con previsioni macroeconomiche migliori ed il commercio mondiale accelera. Le aspettative degli industriali della nostra provincia si rivelano quindi caute, seppure in presenza di dati locali sempre positivi sull’export e di attese di crescita nei settori produttivi trainanti.
Lo confermano i risultati della 161a Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, che registra le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre gennaio-marzo 2015.
L’analisi dei dati evidenzia un trend sostanzialmente in linea con l’ultimo anno, con cifre in altalena: gli indici del comparto manifatturiero nel complesso sono positivi per occupazione e ordini export, mentre sono in calo per produzione, ordini totali e redditività. Si registra la tenuta del grado di utilizzo degli impianti, della propensione ad investire, e di chi ha lavoro per più di un mese. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è in linea con il trimestre passato, e la maggioranza degli intervistati (l’84%) prevede invariata l’occupazione. E’ in diminuzione il ritardo negli incassi, mentre il portafoglio ordini a breve termine si prevede in lieve calo.
In sintesi, l’indice di previsione dell’occupazione cresce ed è a +2 rispetto allo scorso trimestre, e sono positivi a +6 gli ordini export. L’indicatore della produzione è negativo a –5, gli ordini totali sono a –8, e l’indice della redditività nel trimestre a venire è a –16, anche se il 78% degli intervistati si attende una costanza della redditività. La previsione di ricorso alla cassa integrazione è pressochè stabile ed è segnalata dal 21% degli imprenditori del campione, e la maggioranza degli intervistati (l’84%) prevede invariata l’occupazione. Il grado di utilizzo degli impianti si mantiene al 71% della capacità, e la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali, è in risalita ed è dichiarata dal 69% degli intervistati. Il ritardo negli incassi scende ed è segnalato dal 56% degli imprenditori, mentre il 71% ha lavoro per più di un mese.
Il dettaglio dei settori produttivi più rappresentativi mostra andamenti sostanzialmente in linea con l’indagine generale, dal metalmeccanico (positivo per export e occupazione), alla chimica, con dati positivi e in crescita, e alla gomma-plastica (bene per occupazione ed export), all’alimentare, legato alla stagionalità, con indici positivi per gli ordini. La rilevazione riferita al settore dei servizi alle imprese mostra previsioni che ricalcano l’andamento generale, con occupazione che risale a zero, il livello di attività si prevede a zero, sono negativi gli indici di nuovi ordini ed il dato per la redditività. Cresce invece all’82% l’indice per chi ha lavoro per più di un mese.
I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato circa cento aziende associate, tra le manifatturiere e quelle dei servizi alla produzione, sono stati presentati il 27 gennaio ad Alessandria, dal Presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini, e dal Direttore, Fabrizio Riva.
“Una volta di più dobbiamo continuare a spingere la nostra locomotiva, cercando il carbone dovunque esso sia reperibile – commenta Marco Giovannini, Presidente di Confindustria Alessandria, sottolineando che, tuttavia, non mancano segnali positivi – Il 2015 comincia con qualche certezza in più sul fronte della stabilità del nostro Paese, con un deciso crollo del prezzo di alcune materie prime fondamentali (petrolio, alluminio, rame, resine plastiche, energia) e con una valuta europea che si avvicina sempre di più ai valori reali corrispondenti alla nostra economia.
E’ finalmente arrivato il momento di correre qualche rischio in più e dare carbone o gas. Crediamoci!”.
Il Direttore di Confindustria Alessandria, Fabrizio Riva, ha invece commentato i risultati di un recente rapporto nazionale del Centro Studi Confindustria sul lavoro: “Dall’indagine di Confindustria sul mercato del lavoro, alla quale hanno partecipato anche le imprese della provincia di Alessandria, si evidenzia che sul territorio alessandrino la forma normale di contratto di lavoro subordinato è il contratto a tempo indeterminato (arriva addirittura al 97% includendo anche le forme di part-time). Ed è un dato accentuato in particolare per l’industria, nella quale oltre il 90% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato full-time. Il ricorso al contratto a tempo determinato, invece, si attesta nella nostra provincia al 2,2%, ben al di sotto della media nazionale del 3,3%. La provincia di Alessandria, inoltre, si conferma un importante punto di riferimento della manifattura, con una distribuzione dell’occupazione sulla qualifica operaia ancora superiore al 50% della forza lavoro dipendente presa in esame. L’apprendistato ha un diffusione lievemente maggiore rispetto al dato nazionale, ma una incidenza inferiore a testimonianza della citata prevalenza del tempo indeterminato. Tra le collaborazioni, la più significativa è il contratto a progetto, con preferenza nel settore dei servizi, così come in particolare nei servizi (34,8% di diffusione e 17,4% di incidenza) è più diffuso il ricorso alle partite Iva”.