Oltre ai lavoratori a reddito fisso e ai pensionati, evidentemente anche gli
automobilisti sono il bersaglio preferito dal Governo per fare cassa, infatti così come ogni anno anche con l’inizio del 2015 sono arrivati aumenti a raffica che colpiscono l’auto indipendentemente dall’uso che se ne fa.
Secondo l’Istat nel 2014 l’auto è stata il mezzo preferito dagli italiani per gli spostamenti, infatti risulta che per il 68% è usata dai conducenti e per il 32% dai passeggeri, mentre solo il 23% dichiara di usare i mezzi pubblici.
Nel 2013 il parco circolante è stato di circa 42 milioni (in lieve calo sul 2012), 37 milioni dei quali sono autovetture. Un parco auto sempre più obsoleto, infatti per quanto riguarda il Piemonte risulta che su 730.000 auto circolanti il 26% sono catalogate euro 0,1, e 2, quindi tutti veicoli immatricolati prima del 2001 e perciò con livelli di insicurezza e inquinamento decisamente elevati.
Tra le province del Piemonte, Asti è al primo posto come vetustà dei mezzi con il 30,5%, Biella 29,8%, Vercelli 28,2%, Cuneo 27,2%, Alessandria 27%, Novara 24,7%, Torino 24,6% e VB 23,9% (dati Osservatorio Auto Promotec).
Ecco in sintesi gli aumenti per il 2015 che riguardano il settore auto, saranno in particolar modo colpiti gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion, come i taxisti, gli agenti di
commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori:
RC auto, secondo un’analisi pubblicata su Facile.it, 1,5 milioni di automobilisti che hanno provocato un incidente nel 2014, scenderanno di classe e pagheranno un premio più alto. Pedaggi autostradali, secondo il Codacons aumentano mediamente del 1,32%, con punte a 1,5%.
Multe, attenzione alle infrazioni del codice della strada, dato che dal 10 gennaio sono entrate in vigore una serie di aumenti. L’adeguamento biennale degli importi delle sanzioni porterà gli automobilisti a pagare lo 0,8% in più rispetto al 2014 in caso di multa. Anche per i carburanti sono in aumento dal 1° gennaio.
Infine una sorpresa dell’ultimo minuto che riguarda il bollo auto, a chi deve pagarlo a gennaio viene risposto di attendere dopo il 20 in quanto sono in arrivo gli adeguamenti in aumento.
“Basti pensare – spiega il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – che nel 2014 i costi per il mantenimento di un’auto hanno raggiunto i 4500 euro annui ad autovettura tra pedaggi, carburante, manutenzione, assicurazione, tasse, ecc. Costi che raggiungono complessivamente il 25% del reddito di una famiglia media”.
Un’ulteriore raffica di aumenti è rappresentata da quanto segue: Acqua potabile; Contributi previdenziali per artigiani e commercianti; Contributi previdenziali gestione separata Inps; Tassazione dei fondi pensione; Tassazione sulla rivalutazione del Tfr; Riduzione esenzioni sui
capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita; Iva per l’acquisto del pellet; Sigarette da dieci a venti centesimi ogni pacchetto.
Pier Carlo Lava – Alessandria