Ultimo post dell’anno, tempo di bilanci.
Come non pensare, in questo fine anno all’Expo 2015 e al nostro territorio, in prima linea in questa grande manifestazione.
“Nutrire il pianeta, energia per la vita“, è questo il titolo della grande esposizione che vede oltre 130 partecipanti.
Un percorso, quindi, tra i sapori italiani e non, per far conoscere ed esportare il nostro territorio.
In questa fase “preparatoria” all’Expo 2015, credo sia importante informarsi, conoscere il nostro territorio. Come si fa ad esportare i nostri prodotti e preservare la tradizione se non si conoscono le radici della nostra cultura?
Un libro che ho letto in questi giorni potrebbe riassumere, anche da un punto di vista scientifico, tutto ciò che la nostra tradizione e la nostra ci ha regalato.
“I prodotti dell’alessandrino” di Lorenzo Marinello e Domenico Osella, diviso in due parti, si propone di spiegare e illustrare scientificamente le ricerche effettuate dal Dipartimento di scienze dell’ambiente e della vita di Alessandria, sulla tracciabilità e sicurezza alimentare di alcuni prodotti del nostro territorio.
Le ricerche e le analisi spiegate nel libro sono state fatte in collaborazione con la Camera di commercio di Alessandria e l’O.N.A.V, l’organizzazione nazionale assaggiatori di vini.
Come spiegato gli autori nel volume, l’alessandrino e, più in generale, il Piemonte rappresentano una delle zone in cui la qualità dei prodotti è unica e mantenuta con impegno.
La selezione delle materie prime, poi, è fondamentale: rispettare la natura comporta anche una conservazione dell’autenticità e della genuinità dei prodotti che tutelano, prima di ogni cosa, il consumatore.
La qualità delle materie prime porta, inevitabilmente, al concetto di filiera, cioè l’insieme dei passaggi, i procedimenti per la trasformazione delle materie prime in prodotto finito.
E filiera significa tracciabilità: verificare, in ogni momento, da dove proviene un alimento è importante per i consumatori che diventano consapevoli di ciò che mangiano. La tracciabilità, per le eccellenza, poi, è ancora più importante perché garantisce una qualità, una ricercatezza e un valore aggiunto al prodotto.
“I prodotti dell’alessandrino”, oltre ad esaminare ogni singolo processo di produzione di un alimento, si propone anche di fare un piccolo ricettario con tutti i nostri prodotti di eccellenza.
Ecco, quindi, tutti i vini piemontesi, gli agnolotti, il vitello tonnato, il tonno di coniglio, il bune, i plin, il Montebore, il sedano di Alluvioni Cambiò, la cipolla dorata di Castenuovo Scrivia, la mostarda d’uva ecc.
Un volume che racchiude in sé la tradizione e l’analisi scientifica dei prodotti del nostro territorio per aiutarci a districarci nel mondo alimentare e fari mangiare in modo più consapevole.