Cosa c’entrano incarichi e presidenze date ai singoli con il bene comune? Se si sta in una maggioranza ciò che conta è far bene per la comunità, non certo il successo personale: fermo restando che l’ambizione è sentimento umano e comprensibile. Parlando con “esperti del settore” mi è stato detto che funziona così, ovvero che ogni maggioranza posiziona (giustamente) suoi uomini (donne) ai posti di comando. Trovo corretta questa strategia, anche se credo che non si possa prescindere dalle competenze, e in ogni caso questi ruoli dovrebbero essere assegnati e non richiesti insistentemente (come lascia intendere l’intervistata). Questi incarichi tra l’altro non prevedono compensi, quindi? Tutta questa smania?
Boh, sarò anche filosofo ma stento a capirvi. Di sicuro una cosa però l’ho capita, Rita Rossa dice che questa sistuazione si protrae da tempo e allora io le domando: perché solo ora questo sfogo? Perché questa apparentemente tardiva ma pur sempre decisa presa di posizione?
Non sarà che solo ora, una volta trovato un nuovo sostegno alla maggioranza, ci si libera l’anima? Sono certo caro Sindaco che se questa sua esternazione fosse avvenuta mesi fa sarebbe apparsa un tantino più credibile nella sostanza. Traduco:non cedo a ricatti politici, a costo di…….lo so, chiedo troppo, la rinuncia è un atto che richiede tanto, troppo coraggio e questi non son più tempi per gli eroi.
Livio Druso, tribuno della plebe, ottenne giustamente fama poiché, siccome la sua casa aveva pareti molto ben esposte alla vista dei vicini e un artigiano gli assicurava che per soli 5 talenti le avrebbe mutate e ordinate in maniera diversa , disse: “ne avrai 10 se renderai la mia casa tutta trasparente, perché tutti i cittadini possano vedere in che modo vivo io”.
Plutarco – “Consigli ai politici”
Diogere ‘il cane’