1) Ai giornalisti SILVANA MOSSANO – “La Stampa” e MASSIMILIANO FRANCIA – “Il Monferrato”. Questo massimo voto ad ognuno dei due, ha due motivazioni: ambedue hanno dato sempre voce ai cittadini, alle loro istanze, alle loro opinioni fornendo un importante canale di comunicazione per arrivare ad ogni forma di potere. Altra motivazione va al loro costante impegno nella lotta contro il “mostro” amianto e ciò che produce: sofferenza e morte ad oggi senza possibilità di scampo. Con il loro lavoro su questo fronte, una vera missione, contribuiscono a mantenere viva la memoria utile per le giovani generazioni nel prendere atto del pericolo “eternamente” incombente, per far sì che qualcuno di loro un dì raccolga il testimone. Allo stesso tempo l’utilità dell’impegno di Silvana e Massimiliano è di smuovere ogni coscienza di chi dovrebbe e potrebbe fare molto con scelte appropriate politicamente; sia nella giustizia, sia nella tecnica per rendere inerte tale mostro visto che oggi la scienza ha trovato una alternativa alle discariche, grazie alla ricerca medica vera, fatta di studio e non solo di convegni e incontri molte volte improduttivi. I denari sempre pochi per la ricerca devono essere spesi a tale scopo e non in chiacchere. A Silvana e Massimiliano un bel 10 per il coraggio e la forza di andare avanti senza stancarsi: insieme alla scienza, alla ricerca, alla medicina anche loro sono un utile tassello di completamento.
Voto: 10.
2) Al Dott. LUCIANO MUTTI direttore Gime (Gruppo Italiano Mesotelioma) e ricercatore nello studio della genetica del mesotelioma. Seguendo da anni le varie vicende collegate all’amianto, ho avuto modo di conoscere attraverso i media (e per la mia curiosità di andare a fondo su persone e fatti in ogni ambito) il metodo di lavoro utilizzato dal Dott. Mutti, e di apprezzarlo. Serietà, impegno, lavoro costante, lontano da vetrine o palcoscenici, sufficientemente lontano anche dalla politica che è utile sì, ma solo per stanziare fondi per la ricerca e lasciare liberi i ricercatori di svolgere il loro difficile lavoro. Il miglior biglietto da visita per il Dott. Luciano Mutti sono gli ammalati di mesotelioma che si sono affidati a lui, raccontandone la bontà e l’umanità che usa nei loro confronti: dalle loro voci si riscontra quella disponibilità continua che offre quel minimo di sollievo e la speranza in un miracolo…e perché non sperare che quel miracolo un dì verrà proprio dal Dott. Mutti?
Voto: 10.
3) A LINO BALZA. Chi non conosce Lino Balza? Stimato, odiato, “maldigerito”, Lino Balza non mi piace definirlo né “ verde” né ecologista e neppure ambientalista nel modello italiano che conosciamo, a mio parere fatto di sigle e uomini politicizzati. Balza è qualcosa di diverso con le sue battaglie in prima persona, senza guardare in faccia nessuno, senza “padrini” politici, senza far parte di forme partitiche: un uomo libero di agire nel denunciare reati ambientali, quei reati perpetuati negli anni e di cui nessuno dei preposti al controllo periodico per pura combinazione si era mai accorto. Ne cito uno a caso: nel 2008 la “scoperta” del cromo nel territorio di Spinetta, che ha lasciato ogni responsabile “basito”, la dice lunga su in che mani è posta la sicurezza ambientale sanitaria in questo Paese. Anche Balza merita un bel 10 in questo tris di pagelle di fine anno.
Voto: 10.