5 Stelle all’attacco: “Mafia Capitale: ci sono rischi anche per Novi?” Acos replica: “basta con la politica del fango e del discredito”

Gallo 1Mafia Capitale estende i suoi tentacoli su altre parti del Paese, e ci sono rischi anche per il nostro territorio? Se lo chiede il Movimento 5 Stelle di Novi, per voce del suo capogruppo in consiglio comunale Fabrizio Gallo, con l’intervento che pubblichiamo integralmente. A stretto giro di posta, arriva la replica del Gruppo Acos,  che chiarisce i termini della questione sollevata da Gallo, e invita a non ‘gettare fango’  su un’azienda che nulla ha a che fare con le recenti questioni romane, e che è invece un fiore all’occhiello del nostro territorio.

 

Ecco l’intervento dell’esponente del Movimento 5 Stelle:

Nelle ultime settimane tutte le fonti di informazione hanno dato ampio risalto alle notizie sugli arresti legati allo scandalo per il sistema di corruzione ed infiltrazioni mafiose noto come “Mafia Capitale”, basato sugli appalti ottenuti da varie cooperative.

Giorno dopo giorno si è rilevato come questo sistema non sia limitato alla sola capitale, ma si vada estendendo a macchia d’olio; nuovi casi ed arresti ci sono stati anche in Abruzzo ed Umbria per gli appalti più disparati, dai rifiuti alla spazzatura delle strade alle imprese di pulizia, solo per citarne alcuni: ma la situazione è in continua evoluzione.

Come è noto, alla base di tutto c’é la cooperativa sociale 29 giugno presieduta da Salvatore Buzzi e le sue controllate.
Tra queste, il Consorzio Formula Ambiente di Cesena, del quale Salvatore Buzzi é stato fondatore insieme a Formula Servizi di Forlì e presidente fino al 2012 con una quota di partecipazione pari al 49% in seguito scesa al 29,25% come risulta dall’ultima relazione di Buzzi come presidente della Cooperativa 29 Giugno, presentata nell’assemblea di bilancio dello scorso 29 maggio.

Nel Cda di Formula Ambiente sono ancora presenti soci di Buzzi: Carlo Maria Guarany, Paolo Di Ninno e Alessandra Garrone (convivente di Buzzi) tutti finiti in manette nei giorni scorsi.
Formula Ambiente gestisce varie attività tra cui gestione rifiuti e spazzatura strade in sette diverse regioni e fa parte del CNS Consorzio Nazionale Servizi, del quale Buzzi risulta ancora componente del consiglio di sorveglianza. CNS che iscrive nell’ultimo bilancio una partecipazione pari al 29,2% di Formula Ambiente descrivendone come attività la gestione rifiuti.
CNS finito nell’indagine di Mafia Capitale per la gara da 21,45 milioni di Euro bandita dalla
municipalizzata romana AMA per la commessa della raccolta differenziata.

Sempre dalla sopracitata relazione di Buzzi, “commessa stabilizzata in accordo con CNS e
Legacoop dopo aver acquisito i rami di azienda di Cosp Tecno Service e Consorzio Formula
Ambiente”.

A questo punto verrebbe da chiedersi quali possibili implicazione ci siano per la città di Novi Ligure. Almeno due evidenti:
1. CNS detiene una partecipazione del 30% di Acos Ambiente, come risulta dall’ultimo bilancio visionabile sul sito del consorzio, due righe sopra la partecipazione in Formula Ambiente e sempre indicando la gestione rifiuti come tipo di attività.
Da questo si potrebbe intuire come molto probabilmente sia in realtà Formula Ambiente a gestire la raccolta dei rifiuti a Novi Ligure.

2. Acos Ambiente ha subappaltato qualche anno fa a Formula Ambiente, ancora sotto la presidenza Buzzi, il servizio di spazzatura strade e pulitura cassonetti. Attività tra le più deficitarie nella percezione del cittadino e che non troppo tempo fa sono state oggetto di numerose polemiche sui costi, che hanno portato dopo lunga discussione e rischio di licenziamento per parte del personale ad una notevole riduzione sia quantitativa che qualitativa del servizio.

Quindi, ci sono almeno due casi facilmente riscontrabili di contatti tra la città di Novi Ligure ed il mondo che caratterizza “Mafia Capitale” nei suoi attori primari.

Questo non significa necessariamente che anche a Novi lo scenario sia lo stesso di altre realtà, ma fa comunque crescere legittime preoccupazioni e necessità di chiarezza. Oltre a sollevare legittimi dubbi sull’opportunità di alcune scelte e sulla trasparenza delle informazioni.

In primo luogo, come sia concepibile che la partecipata Novese Acos subappalti ad una cooperativa di molto esterna al territorio come Formula Ambiente la spazzatura delle strade e che l’Amministrazione Comunale, socio di maggioranza di Acos, non abbia nulla da obiettare. Considerando che il lavoro di spazzatura viene comunque svolto da addetti locali e non si ha notizia di lavoratori trasferiti a Novi da Cesena, sorgono spontanee alcune considerazioni:

– l’importo del bando di gara era tale da permettere sia ad Acos che a Formula Ambiente di avere utile e quindi abbondantemente sovrastimato in partenza, risolvendosi quindi in un maggior costo per le casse comunali rispetto a quanto avrebbe potuto essere oppure in un peggior trattamento economico per i lavoratori o anche in un numero di lavoratori inferiore a quello che avrebbe potuto essere;

– l’importo del bando non poteva garantire la qualità del servizio, come in effetti é avvenuto, perché il doppio passaggio di appalto/subappalto ha drenato risorse che hanno portato al verificarsi della criticità dei mesi scorsi

– entrambe le cose, con il dubbio che non si sia operato nell’interesse della cittadinanza ma di altro.

Per quanto riguarda la quota di partecipazione in Acos Ambiente, va rilevata la scarsa trasparenza su chi faccia parte della proprietà con la mancanza di informazioni approfondite e del perché delle scelte effettuate. E soprattutto, chi gestisce in realtà la raccolta rifiuti a Novi? Acos Ambiente o Formula Ambiente? Probabilmente, l’una o l’altra non cambia nulla.
Una considerazione é che in ogni caso anche Novi non é estranea all’intreccio di
affari/appalti/politica/cooperative che da anni va drenando le risorse dello Stato. Questo anche dovesse essere tutto in regola a livello formale e legale, ma non sicuramente a livello etico.
Va fatta assolutamente chiarezza e sciolto ogni legittimo dubbio, sia da parte dell’Amministrazione Comunale che dalla galassia Acos.

Così come le conferme o le nuove nomine effettuate negli scorsi mesi devono essere messe in discussione. Sia per la società capogruppo che per Acos Ambiente, con la nomina dell’ex Sindaco in carica alla stipula del subappalto con Formula Ambiente a presidente, già con evidenti dubbi di legittimità, appare quantomeno inopportuna.

Fabrizio Gallo
Consigliere Capogruppo
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle

 

Ed ecco, anch’essa in versione integrale,  la replica di Acos:Acos
ACOS S.P.A. ha venduto, in ottemperanza agli obblighi derivanti dalla concessione, il 30% delle azioni di ACOS AMBIENTE con un bando pubblico Europeo il 20.02.2006 con il quale il vincitore ha esborsato denaro e ha apportato attività industriale.
Vinse il Consorzio Nazionale Servizi di Bologna, che girò l’attività operativa ad una sua associata: Formula Ambiente di Forlì.

Formula Ambiente oggi sappiamo che ha tra i suoi soci di minoranza la Cooperativa “29 Giugno” coinvolta nell’indagine Mafia Capitale.

Formula Ambiente che lavora in 80 città italiane, non solo risulta estranea ai fatti Romani, ma l’assemblea dei soci a stragrande maggioranza ha recentemente votato l’estromissione della “29 Giugno” dalla propria compagine societaria.

Voler stabilire un rapporto tra questi fatti, Novi e l’ACOS, come fa Fabrizio Gallo, capogruppo del Movimento 5 Stelle, è il contrario delle intenzioni dichiarate di voler far chiarezza.
Si vuole gettare fango con la speranza che qualche schizzo rimanga sul vestito.

Non ci si rende conto che in questo modo si deteriora un patrimonio economico e sociale che non appartiene agli amministratori o alla maggioranza politica municipale ma a tutta la Città ed al territorio, e che domani sarà governata da altri.
Sembra ci sia un gusto particolare, non solo da parte di Gallo, a voler gettare discredito su ciò che abbiamo e che a quanto pare funziona.
I giudizi di taluni sul Gruppo e sui suoi amministratori non prendono mai in considerazione i risultati ottenuti in questi anni sul versante dei servizi resi, dell’occupazione sviluppata e dei risultati economici. Vi sono componenti politiche che esprimono una costante ostilità pregiudiziale che sembra dettata proprio dal buon andamento di Acos. Non osiamo pensare che costoro preferirebbero che Acos si trovasse nelle stesse condizioni di molte aziende del settore, falcidiate dalla crisi e costrette a drastici ridimensionamenti di ruolo e di personale.

Ieri la diffusione che la falsa notizia che l’80% dei novesi non paga le bollette di ACOS, oggi si insinuano addirittura legami con la “Mafia Capitale”.

Se il Consigliere Gallo, o chiunque altro ha elementi, o anche solo sospetti, si rechi senza indugio presso la Magistratura per denunciarli, oppure nel rispetto del suo mandato e del suo doveroso e legittimo ruolo di controllo e di critica – certamente fondata – rispetti anche il lavoro della nostra azienda e la nostra onorabilità.

ACOS S.p.A.