Mauro Berruto: “Ecco come si costruisce un team vincente, in campo e anche fuori”

Berruto 1di Roberto Cavallero

“Chiunque abbia a che fare con una squadra, e dunque con un potenziale, può tentare di fare l’allenatore: ma solo i migliori riescono a trasformare in risultati vincenti questo potenziale”. Un assunto che nella carriera di Mauro Berruto, coach di volley con un palmarès invidiabile ed attualmente alla guida della Nazionale maschile, ci sta benissimo.
L’allenatore torinese (e super tifoso granata in ambito calcistico) è, infatti, stato ospite dell’Alessandria Calcio nell’ambito di “BE A MembeR”, evento organizzato dalla società grigia insieme ai propri sponsor. Nella suggestiva cornice del ristorante Relais 23, a Castelnuovo Belbo, coach Berruto ha tenuto banco davanti ad un pubblico qualificato e professionale. composto da addetti ai lavori, rappresentanti di aziende partner del’Alessandria calcio e appassionati, illustrando tecniche e “case history” su “come costruire una squadra nello sport e nell’attività imprenditoriale”.

“Lo sport è uno dei pochi linguaggi, probabilmente insieme all’arte e alla musica, in gradoBerruto 2 ancora di trasmettere determinati messaggi e di caratterizzare precisi periodi storici” ha affermato Berruto, che di esempi famosi ne ha poi mostrati: dal Charlie Chaplin del capolavoro “Tempi Moderni” al professor Keating, interpretato da Robin Williams, nel film “L’attimo fuggente” al Nelson Mandela di Morgan Freeman in “Invicuts”, regia di Clint Eastwood, per quanto concerne il cinema, da Turner a Lucio Fontana per quanto riguarda l’arte e la pittura in particolare, da Emil Zatopek a Juri Chechi al leggendario gol “coast to coast” di Diego Armando Maradona, nella sfida dell’Argentina all’Inghilterra dei Mondiali dell’86, per quanto riguarda lo sport.

“Un allenatore è fondamentale in una squadra dal lunedì al sabato, ma poi la domenica tutta l’attenzione, tutta la pressione è sulle spalle dei giocatori e se una squadra è una vera squadra questi giocatori sanno di poter contare gli uni sugli altri” ha proseguito il coach torinese “bisogna credere, essere motivati, sentirsi parte di…, quello che io chiamo ‘elevation’, e tutto questo fa sì che si possano gettare le basi di un buon gruppo. Evitare con cura, soprattutto in ambito imprenditoriale, le cosiddette ‘frasi killer’ del tipo ‘non funzionerà’, ‘non ho tempo’, ‘qui abbiamo sempre fatto così’, ‘l’ultimo che lo ha proposto non lavora più qui’, perché tutto questo concorre a disfare e demotivare e non ad unire. E in ambito sportivo è lo stesso, bisogna puntare al raggiungimento del proprio obiettivo, non esiste ‘io non l’ho mai fatto e quindi non ne sono capace’.”

Di Masi Luca 1Al termine dell’intervento un applauso scrosciante, con l’Alessandria Calcio, patron Luca Di Masi, il ds Giuseppe Magalini, il direttore commerciale Luca Borio a dare il loro prezioso contributo in prima fila. Senza escludere mister Luca D’Angelo ed una rappresentanza di giocatori venuti ad ascoltare un personaggio dello sport che del fare gioco di squadra ha fatto la propria filosofia di vita.

“Un uomo di sport e comunicazione che in quest’incontro crediamo abbia trasmesso una lezione importante” ha concluso il direttore commerciale dei grigi, Borio “speriamo che questo suo insegnamento possa essere portato a frutto sia in ambito sportivo che aziendale.”

Al termine dell’incontro aperitivo e brindisi di auguri in vista di un 2015 che ad Alessandria, in ambito sia sportivo che imprenditoriale, si spera possa essere foriero di buone notizie.