L’Alessandria termina al “Sinigallia” di Como la sua avventura in Coppa Italia Legapro e lo fa, sicuramente, nel modo peggiore, perdendo nettamente (4-0) contro un avversario che ha praticamente dominato per quasi tutta la durata del match.
Nella sfida valida per l’accesso diretto ai quarti di finale, D’Angelo sceglie l’usuale modulo 3-5-2 con in avanti i pronosticati Guazzo e Rantier. Schema speculare per l’undici lariano allenato da mister Colella che schiera, a sorpresa, in avanti anche Ganz.
Avvio di gara piuttosto lento, si segnala per il Como un tiro alto di Rinaldi. Nella compagine piemontese Guazzo prova a rendersi pericoloso prima al 5’, ma la sua azione è fermata da Giosa, poi un minuto dopo sugli sviluppi di una punizione.
Al quarto d’ora il primo gol dei locali. Erroraccio difensivo di Pappaianni che favorisce Defendi il quale, tutto solo davanti a Poluzzi, non sbaglia.
Un minuto dopo ancora Matteo Guazzo a salire sugli scudi per i grigi ma il suo tiro al volo è preda dell’estremo difensore lariano Falcone.
Al 20’ Defendi sfiora il raddoppio, la sua conclusione sfiora il palo alla destra di Poluzzi.
Dopo una bella punizione di Rantier di poco alta sopra la traversa (21’), il Como prende nettamente le redini del match grazie a Ganz che prima semina il panico in area avversaria con conclusione di poco fuori (26’), poi segna la seconda rete su calcio di rigore concesso per atterramento in area di Curti da parte di Sirri.
Alla mezz’ora Falcone rischia la clamorosa papera su cross di Spighi mandando quasi da solo la palla in rete ma è un episodio sporadico. A tenere il pallino del match sono i padroni di casa che mettono il terzo sigillo ancora con Ganz, abile a liberarsi di due avversari in area grigia e a battere un incolpevole Poluzzi per la terza volta.
I locali potrebbero chiudere il primo tempo con quattro gol all’attivo ma Defendi, tutto solo davanti a Poluzzi, al 45’ sbaglia clamorosamente il gol del poker.
Nella ripresa rientrano le stesse formazioni della prima frazione.
La prima vera occasione è per l’Alessandria ancora Guazzo, servito da un ispirato Obodo, ma la sua conclusione al volo va fuori di un niente.
Al 14’ l’undici lombardo cala il poker, già sfiorato nella primo tempo: Rinaldi mette un pallone dalla sinistra, la sfera è prima toccata da Scapuzzi, poi da Cortesi che insacca.
I grigi, ormai, non hanno nulla da perdere e cercano almeno il gol della bandiera. Ci prova a realizzarlo, in tre occasioni distinte, Rantier ma Falcone si fa sempre trovare pronto.
Nelle file dei piemontesi entrano prima Marconi e Vitofrancesco, poi il giovane ma promettente Marco Gentile ma la sostanza non cambia.
Il Como, anzi, potrebbe servire la cosiddetta “manita” ma Cortesi, davanti a Poluzzi, spara alto. Il giocatore era, tra l’altro, in posizione di fuorigioco come poi ravvisato dal guardialinee.
Verso la fine del match da segnalare, per i piemontesi, un bel tiro da fuori area di Obodo, Falcone dice ancora no.
Dopo 3’ di recupero l’arbitro Rossi di Rovigo dice che può bastare così.
L’Alessandria esce dalla competizione e dovrà cercare l’immediato riscatto in campionato domenica, alle 18, al “Moccagatta” contro il Feralpisalò. Il Como, ai quarti, se la vedrà con il Renate.
Como 4 – Alessandria 0
Como: Falcone, Curti, Sala (dal 77′ Ambrosini), Comentale, Giosa (C), Marchi, Rinaldi, Cristofari, Defendi (64′ Corticchia), Scapuzzi, Ganz (dal 54′ Cortesi). A disposizione: Crispino, Lebran, Ambrosini, Triveri, Calviello, Corticchia, Cortesi. All.: Giovanni Colella.
Alessandria: Poluzzi, Pappaianni, Terigi, Sirri, Valentini, Nicolao (dall’84’ Gentile), Spighi, Obodo, Mora (dal 70′ Vitofrancesco), Rantier (C), Guazzo (dal 60′ Marconi). A disposizione: Nordi, Sosa, Mezavilla, Vitofrancesco, Marconi, Gentile, Taddei. All.: Luca D’Angelo.
Arbitro: Luigi Rossi di Rovigo.
Reti: 15′ Defendi (C), 29′ e 34′ Ganz (C), 59′ Cortesi (C).
Ammoniti: 28′ Guazzo (A), 31′ Sirri (A), 37′ Pappaianni (A), 38′ Ganz (C), 39′ Defendi (C) 45’+1′ Terigi (A), 87′ Curti (C).
Calci d’angolo: 2-1.
Recupero: 1+3.