Cortese Redazione, anche quest’anno Alessandria ospita un circo con animali e ci chiediamo come sia possibile che nel terzo millennio esistano ancora certe forme di spettacolo e soprattutto ci siano ancora persone interessate.
L’arte circense è sicuramente un valore da salvaguardare, la bravura e l’abilità di tanti artisti umani offrono spettacoli unici purtroppo a volte sminuiti o messi in ombra da chi cerca di accattivarsi gli applausi del pubblico schiavizzando innocenti creature, umiliandole, ridicolizzandole e costringendole ad una vita infernale di continui spostamenti, rinchiusi per la gran parte del tempo in piccoli spazi, costretti a vivere in condizioni climatiche ben lontane da quelle consone alla propria specie.
Per queste e molte altre ragioni invitiamo le persone a ben riflettere prima di recarsi a vedere uno spettacolo proposto da un circo con animali e valutare se veramente sia il caso di andare: le luci, i colori, l’aria di finta festa e suggestive atmosfere studiate ad arte ingannano le persone, in particolare i bambini, e proprio per la salvaguardia dei minori sarebbe bene scegliere sempre lo spettacolo offerto da un circo senza animali.
Sempre più psicologi sostengono e documentano come sia diseducativo mostrare ai più giovani spettacoli basati sulla sopraffazione del più forte sul più debole. E’ cosa scandalosa che tali spettacoli siano in parte finanziati da soldi pubblici, in quanto in Italia i circhi godono di cospicui finanziamenti statali (privilegio che di certo non godono i tanti artigiani e piccoli imprenditori costretti a chiudere). Tutte le attività dei circhi con animali sono legali, le leggi sull’argomento sono ben datate ed in attesa di aggiornamenti ormai da anni, le poche ma ferree regole possono essere dettate dai comuni emanando regolamenti ed ordinanze specifiche. Con l’occasione sollecitiamo l’Amministrazione Comunale di Alessandria ad attivarsi al più presto
sull’argomento ponendosi così a pari passo con i tanti comuni italiani che in materia negli anni hanno fatto scuola (qualche passo falso fatto in passato non può e non deve impedire un futuro all’avanguardia).
Infine, proprio perché riteniamo sia importante tutelare e valorizzare il circo come forma d’arte, invitiamo i circensi che ancora non l’hanno fatto ad intraprendere la strada del rinnovamento togliendo gli animali dalle loro strutture e da ogni forma di intrattenimento, andando così incontro ad una sempre più ampia fetta di pubblico contraria all’utilizzo degli animali e che di fatto diserta i tendoni.
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